Inquinamento, 4 milioni per migliorare la qualità dell’aria nelle città siciliane

Di Redazione / 10 Novembre 2019

PALERMO – Quattro milioni di euro per favorire iniziative che possano contrastare l’inquinamento da traffico urbano nelle città di Palermo, Catania, Messina e Siracusa. E’ quanto prevede l’Accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria in Sicilia che sarà sottoscritto domani 11 novembre, alle ore 10 al PalaRegione di Catania, dal governatore Nello Musumeci e dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Sarà presente anche Toto Cordaro, assessore regionale del Territorio e dell’ambiente, i cui uffici hanno elaborato un programma di mobilità sostenibile «casa-lavoro/scuola» destinato ai dipendenti di tutte le amministrazioni pubbliche dell’Isola e che favorirà l’utilizzo di mezzi elettrici o ibridi.

Nel corso della sua visita in Sicilia il ministro dovrebbe fare anche una tappa in uno dei Comuni dell’area industriale di Siracusa, Priolo e Augusta, scelte proprio per la sua connotazione di Area a elevato rischio di crisi ambientale.

D’altronde nell’ultimo rapporto del Sole24Ore sull’Ecosistema urbano, Catania e Siracusa figuravano agli ultimi posti. Non è casuale quindi la scelta di firmare proprio a Catania l’Accordo di progrmma  

L’Accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria in Sicilia prevede anche una parte dedicata alle bonifiche.

Dopo la firma di Catania, il ministro si spostera si sposterà nei comuni del Sin (Sito interesse nazionale) di Siracusa: alle 11,30 sarà a Augusta e alle 14,30 sarà a Priolo. In via di definizione i luoghi degli appuntamenti. Al termine, intorno alle 15,30, ci sarà un incontro con la stampa. Successivamente la visita alla riserva Saline di Priolo. Una scelta simbolica (e non solo), quest’ultima. L’alba dentro l’imbrunire delle emergenze ambientali: la Riserva Lipu, infatti, scelta come esempio di buone pratiche ambientali sul territorio; la presenza del ministro segno sostanziale in direzione della rinascita di questo luogo, dopo il brutto incendio dello scorso luglio che ne ha compromesso – momentaneamente – la fruizione, ma non la vita e la presenza degli ospiti pennuti. 

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