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Ingroia accusa Cuffaro: «Sicilia in dissesto anche per colpa sua»

Ingroia accusa Cuffaro: «Sicilia in dissesto anche per colpa sua»

«Si deve riconoscere a Cuffaro la dignità con la quale ha affrontato il carcere. Ha tenuto finora un dignitoso silenzioso, ma non si proponga proprio lui a dispensare consigli per il bene dei siciliani»

Di Redazione |

PALERMO – «La Sicilia vive giorni drammatici a causa di precise colpe della politica. L’Europa chiede indietro le centinaia di milioni sperperati da Cuffaro e dal suo governo. Cifre milionarie: 376 milioni solo per la formazione, trasformata da occasione di sviluppo e occupazione a mangiatoia per pochi e clientelismo a mani basse; per non parlare delle centinaia di milioni chieste indietro per le spese in favore del “carrozzone” mangiasoldi che fu Sicilia e-Servizi, la partecipata che amministro, quando era struttura al servizio della politica e degli speculatori privati». Lo dice l’ex pm Antonio Ingroia, amministratore di Sicilia e-Servizi.   «Si deve riconoscere a Cuffaro la dignità con la quale ha affrontato il carcere per regolare i propri conti con la giustizia, cosa, del resto, normale in uno stato di diritto. – aggiunge – Ha tenuto finora un dignitoso silenzioso, ma non si proponga proprio lui a dispensare consigli per il bene dei siciliani. Abbia il buon gusto di tacere».   «Francamente sono sbalordito dalle ultime dichiarazioni di Cuffaro e dall’assenza di reazioni politiche. Al di là della vicenda giudiziaria, se la Sicilia è ridotta in questo stato, soprattutto sul piano finanziario, Cuffaro ha delle responsabilità enormi. – spiega – Sono sue le principali responsabilità se oggi la mia Regione è in dissesto finanziario, sono sue le responsabilità dei buchi neri, sono sue le responsabilità di tutte le assunzioni clientelari che avvenivano, guarda caso, proprio alla vigilia di elezioni. Insomma, Cuffaro è il rappresentante di una politica che faremmo bene a dimenticare».

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