Questa mattina, il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri era presente alla demolizione di alcuni tratti del vecchio Viadotto Salso sulla SS 640 «Strada degli Scrittori» in vista dell’apertura delle due corsie autostradali da e per Palermo e del nuovo svincolo per Caltanissetta che in configurazione definitiva sarà aperto il 13 dicembre
Concluse le operazioni di brillamento e verificate le condizioni di agibilità della viabilità, il traffico verrà riaperto nella corsia in direzione Catania a doppio senso di circolazione. Si prolungherà per circa una settimana, invece, il disagio per gli automobilisti che dalla A/19 devono raggiungere Caltanissetta ed Agrigento o devono spostarsi da queste due città (e Comuni limitrofi) verso Catania e Palermo. Per loro il divieto di utilizzo dello svincolo è scattato già ieri l'altro alle 9 e continuerà sino alla mezzanotte di sabato. Per tutti questi giorni i veicoli (compresi i mezzi pesanti) provenienti da Agrigento e Caltanissetta e diretti a Catania potranno immettersi in autostrada allo svincolo di Enna, mentre quelli diretti a Palermo potranno farlo tramite lo svincolo di Ponte Cinque Archi.
Il viadotto abbattuto (lungo 240 metri, su 10 campate) segue la demolizione effettuata il 22 settembre quando, con identica tecnica, venne eliminato il viadotto Imera (36 campate) ed è posta sia in affiancamento al nuovo tracciato in viadotto della Ss 640 che in sovrapposizione alla rotatoria provvisoria attualmente utilizzata. Il ricorso all’esplosivo consentirà la messa a terra delle travi e delle pile in un’unica soluzione. «Era necessario però – spiega il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri – avviare i lavori propedeutici alla demolizione, per cui si è decisa la chiusura dello svincolo per circa una settimana. Ciò per consentire la sistemazione di un cuscino di smorzamento, a protezione delle rampe di svincolo (robusti teloni che saranno ricoperti di terra) e la rimozione di tutte le macerie, propedeutica alla riapertura al traffico della rotatoria
Si è trattato di una demolizione controllata che prevedeva anche la salvaguardia di quanto è stato già realizzato nella parte sottostante. Ecco il motivo per cui lo svincolo è stato chiuso già da domenica mattina e resterà interdetto alle auto sino a fine settimana.
Nel mese di novembre saranno demolite le restanti pile del viadotto (operazione che non interferirà sulla circolazione in autostrada), ma come detto c’è già la data dell’apertura dello svincolo in configurazione definitiva: 13 dicembre. «Da quel giorno – spiega Cancelleri – le due canne dell’autostrada saranno ripristinate, così come lo svincolo che porterà al nuovo viadotto, sia in entrata che in uscita. In tal modo gli automobilisti avranno il passaggio diretto lungo le due corsie autostradali e sarà possibile smantellare la rotatoria sottostante».
«Serviranno poi circa otto mesi per ricostruire il nuovo Viadotto Salso che avrà tutti gli standard di sicurezza dettati dalla Comunità Europea – ha spiegato Cancelleri – Contiamo di demolire entro fine anno anche il vecchio Viadotto San Giuliano. Dopo tante controversie e problematiche che hanno rallentato e bloccato i lavori su questa strada, con tanti sforzi, ricominciamo a vedere il completamento di importanti fasi dei lavori. I cantieri su questa infrastruttura procedono ed io, come promesso sarò presente ad ogni avanzamento per garantire l'esecuzione degli stessi e raccontare al territorio che quest’opera sarà presto consegnata».
«L'obiettivo continua ad essere quello di non fermare più i lavori fino a consegnare l’opera completa» ha ribadito soddisfatto Cancelleri. «Il centro della Sicilia e Caltanissetta hanno bisogno di riscatto, ed io accompagnerò il mio territorio, con determinazione, verso questo traguardo – ha concluso il sottosegretario – per questo non permetterò più decelerazioni. I disagi dei numerosi cantieri di oggi sono la garanzia di infrastrutture sicure e moderne domani».
I tecnici indicano l’apertura definitiva della Ss 640 tra due anni ma Cencelleri spera di riuscire ad anticipare la fine lavori ai primi mesi del 2023.