Il primo episodio di intemperanza è avvenuto quando il match tra Casertana e Catania era iniziato da poco, protagonista un gruppetto di circa 25 tifosi siciliani giunto a Caserta con due pulmini e un’auto, ma in modo autonomo rispetto al convoglio di bus formato da 130 fan catanesi scortato dalla Polizia già dall’uscita dell’autostrada.
Il gruppo è stato intercettato in via Roma, è poi rimasto imbottigliato nel traffico cittadino. Ad alcune centinaia di metri dallo stadio i tifosi sono scesi accerchiando un’auto civetta della Digos, a poca distanza c’erano tifosi della Casertana; il contatto non c’è stato solo perché quando un agente ha sparato un colpo in aria quando si è visto accerchiato dai tifosi siciliani pronti all’aggressione.
C’è stato un fuggi fuggi e panico tra gli automobilisti fermi nel traffico. Poco dopo la polizia ha sequestrato vicino allo stadio, nei pressi di una scuola media, spranghe di ferro e plastica.
A fine partita i tifosi casertani hanno cercato lo scontro con i fan ospiti: due di loro sono stati fermati mentre erano in auto all’esterno dello stadio in attesa dell’uscita dei catanesi; sono stati perquisiti dalla polizia e trovati in possesso di spranghe, quindi denunciati. Un altro gruppo di fan di casa ha invece intercettato il convoglio dei tifosi catanesi nella frazione di Tuoro; sei supporters locali hanno così accerchiato un’auto della Digos prendendola a calci e pugni, quindi sono stati inseguiti dagli agenti; due sono riusciti a fuggire, altri quattro sono stati bloccati e denunciati. Tra questi c’era anche una persona già colpita da Daspo perché coinvolto nel tentativo di aggressione ai tifosi della squadra di basket di Roma avvenuto lo scorso anno a Capua prima del match contro la Pasta Reggia Caserta.