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Inchiesta Pandora, oggi l’appello sulla “sospensione” di Luca Sammartino. Il legale: «Comunque andrà, affronteremo il processo e sarà assolto»

Il deputato catanese si è dovuto dimettere dalla cariche di vicegovernatore e assessore all'Agricoltura

Di Laura Distefano |

“Abbiamo ridabito la totale impossibilità di un possibile concorso di Luca Sammartino in un eventuale accordo corruttivo fatto da terzi e come gli atti compiuti nel comune di Tremestieri Etneo erano atti dovuti e non discrezionali”. Queste le dichiarazioni dell’avvocato Carmelo Peluso al termine dell’udienza davanti al Tribunale della Libertà sull’appello avanzato per chiedere l’annullamento della misura interdettiva – sospensione per un anno dai pubblici uffici – emessa dal GIP nei confronti dell’ex vice presidente della Regione Sammartino nell’ambito dell’inchiesta Pandora.

Le parole del legale si rifanno alla contestazione sul cosiddetto patto illecito delle farmacie che avrebbero stretto con l’ex sindaco Santi Rando, in carcere, e il già consigliere comunale Mario Ronsisvalle. Quest’ultimo avrebbe garantito il passaggio dall’opposizione alla maggioranza in seno al consiglio comunale di Tremestieri Etneo e poi avrebbe dirottato il suo pacchetto di voti alla candidata alle Europee 2019 sostenuta da Sammartino, all’epoca inserito nel Partito Democratico. La seconda accusa di corruzione riguarda l’aver assoldato a pagamento un carabiniere per bonificare da possibili microspie le stanze della segreteria politica. “Al di la di quale sarà la decisione del Tribunale sulla misura, una cosa è certa – conclude Peluso – affronteremo questo processo con la convinzione che ci sarà una sentenza di piena assoluzione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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