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Inchiesta falsi d’autore a Siracusa, le opere erano vere: l’ira di Sgarbi

Di Redazione |

Sono state restituite ai collezionisti le ultime quattro opere delle quattordici che erano state sequestrate nell’ambito dell’inchiesta sui falsi d’autore, portata a termine dai carabinieri del nucleo tutela culturale a Noto. La notizia è stata comunicata dal collezionista Massimo Carpi al critico d’arte Vittorio Sgarbi, il quale si è premurato a postare un videomessaggio.

Le opere erano state sequestrate nell’ambito della mostra “L’impossibile è a Noto”, che era stata organizzata nel 2019 da Sicilia Musei. L’intervento della magistratura era stato sollecitato dalla denuncia della Fondazione De Chirico che sostiene che le opere del maestro esposte a Noto fossero false. La Procura aretusea diede incarico alla consulente Maria Grazia Picozzi di eseguire la verifica sulle opere sequestrate, giungendo alla conclusione che una parte delle opere esposte fossero false.

Le opere invece sarebbero autentiche, come sempre sostenuto da Sgarbi che nel video si scaglia contro il perito dei magistrati siracusani che lui chiama erroneamente Marcozzi, invitando le autorità ad affidarsi a professionisti più competenti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA