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In Sicilia piove sempre meno, giugno «allo stesso livello della grande siccità del 2002». I dati Sias

In Sicilia a giugno 2024 precipitazioni ai minimi dal 2002, con solo 8 mm. Per il Servizio agrometeorologico siciliano (Sias) «l'acqua ha potuto bagnare solo lo strato superficiale dei suoli, dal quale è velocemente evaporata»

Di Redazione |

Solo 1,8 giorni di pioggia in media in Sicilia a giugno 2024, con una precipitazione mensile pari a 8 mm. Una quantità insufficiente per «fornire apporti idrici significativi», e che riporta la Sicilia «allo stesso livello che venne registrato in occasione dalla grande siccità del 2002». A dirlo è il Servizio agrometeorologico siciliano (Sias), che ha fornito un’analisi dei dati raccolti dalle 96 stazioni di rilevamento siciliane. Nei 12 mesi da luglio 2023 a giugno 2024 si è registrata una media regionale di 414 mm, mentre nel 2002 «nello stesso periodo l’accumulo medio regionale risultava essere stato di 413 mm» sottolineano i tecnici del Sias. E sono «vaste aree del territorio regionale dove negli ultimi 12 mesi sono mancati oltre 300 mm di pioggia».

Siccità nella Sicilia Sud-Orientale, sette stazioni con zero pioggia

A giugno 2024 la precipitazione mensile, di 8 mm, è stata inferiore a quella media del periodo 2003-2022, pari a 11 mm. Dati che avvicinano la Sicilia al record negativo di siccità del 2002, e nel quale risaltano i dati di «numerose stazioni della Sicilia Sud-Orientale dove gli accumuli non hanno mai raggiunto 1 mm», scrive Sias. Si tratta di sette stazioni, ovvero Butera, Siracusa, Paternò, Noto, Acate, Ispica e Modica, dove i giorni di pioggia sono stati pari a zero. All’estremo opposto le maggiori precipitazioni si sono registrate dalla stazione Sias di Linguaglossa Etna Nord (CT), con 5 giorni piovosi. In quest’area l’accumulo mensile è stato il maggiore della Sicilia, pari a 68,4 mm, ma è stato condizionato da «un isolato temporale in quota» che ha portato lo scorso 5 giugno a un accumulo giornaliero di 47,2 mm. Più in generale la Sicilia è stata caratterizzata da «pochi eventi con benefici quasi nulli per l’agricoltura, dal momento che quasi ovunque l’acqua ha potuto bagnare solo lo strato superficiale dei suoli, dal quale è velocemente evaporata». A testimoniarlo il caso del lago di Pergusa, praticamente scomparso.

A luglio e agosto precipitazioni attese «quasi nulle»

Secondo Sias «si estende ulteriormente l’area della Sicilia orientale dove le precipitazioni degli ultimi mesi sono meno della metà dei valori normali, con deficit che arrivano a superare il 60% a livello annuale. Non si riscontrano – prosegue l’analisi del Sias – variazioni significative negli impatti già osservati alla fine di maggio, anche se preoccupano i deficit in valore assoluto, che si mantengono su livelli estremi e apparentemente inverosimili proprio in aree, come il settore orientale etneo, dove i corpi idrici sotterranei sono fondamentali per i sistemi di approvvigionamento idrico». Nei mesi di luglio e agosto però la situazione della siccità in Sicilia potrà «ulteriormente aggravarsi», scrive il Sias: le precipitazioni attese «in base alla norma del periodo sono quasi nulle». Al momento sono in vista possibili fenomeni sparsi «solo sul settore tirrenico nelle giornate di domani martedì 2 e mercoledì 3, in corrispondenza dell’afflusso di correnti atlantiche sul Mediterraneo centrale, che di nuovo interesseranno la nostra regione solo in modo marginale», conclude l’analisi del Servizio agrometeorologico siciliano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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