Il caso
In Sicilia dove tre appalti su quattro sono aggiudicati senza una gara: l’allarme Ance
I numeri dell'associazione dei costruttori: su 154 lavori pubblici compresi tra uno e 5,3 milioni, ben 119 non hanno visto una procedura aperta
L’Ance Sicilia lancia l’allarme trasparenza negli appalti. Nel primo semestre dell’anno nell’Isola quasi il 77% di lavori di importo compreso fra 1 milione e 5,538 milioni di euro è stato aggiudicato con “procedura negoziata” (prevista dal nuovo Codice dei contratti pubblici, alla quale viene invitato un numero ristretto di imprese scelte da un elenco), cioè senza una “procedura aperta” alla partecipazione di tutte le imprese interessate.
L’associazione dei costruttori con una nota ha chiesto un incontro urgente all’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, affinché intervenga sulle stazioni appaltanti, raccomandando, nel nome della “massima trasparenza”, il ricorso alla procedura aperta con pubblicazione del bando di indizione di gara pubblica, iter che assicura “la massima trasparenza e la più ampia possibilità di partecipazione a tutte le imprese interessate, a tutela degli amministratori pubblici e degli operatori economici”.
“L’assessore Aricò ha condiviso pienamente la proposta e ha comunicato che sarà oggetto di una attenta valutazione in un incontro con l’associazione che sarà convocato nei prossimi giorni”, spiegano da Ance Sicilia.
Nell’Isola quest’anno, da gennaio a giugno, in riferimento ai soli progetti di importo da 1 milione a 5,538 milioni, risultano proposte 36 opere con procedura aperta per 81,7 milioni, pari al 23,23% dei casi. Sono, invece, 119 casi di procedure negoziate per 260 milioni, pari al 76,77%. Di queste procedure si ha notizia solo dopo l’aggiudicazione o solo successivamente in occasione del pagamento di stati di avanzamento dei lavori.
Ecco perché, nella nota inviata all’assessore Aricò, Ance Sicilia chiede che le stazioni appaltanti siano orientate a “scegliere preferenzialmente la procedura aperta alla quale qualsiasi operatore economico interessato può presentare un’offerta in risposta a un avviso di indizione di gara. Questa – rileva Ance Sicilia – è la procedura di gara, anch’essa prevista dal nuovo Codice degli appalti, che risulta più trasparente e, nella maggior parte dei casi più veloce, a garanzia sia degli amministratori pubblici che degli Imprenditori”.
E ancora, Ance Sicilia chiede che “nel caso di aggiudicazione, con il criterio del prezzo più basso, sia prevista una rotazione fra i tre metodi di calcolo della soglia di anomalia per la esclusione automatica delle offerte. La rotazione tra i tre criteri può assicurare la funzione ‘anti-turbativà, per rendere imprevedibile la soglia di anomalia. Invece, per le procedure aggiudicate nel primo semestre 2024 in Sicilia è stato applicato sempre lo stesso metodo di esclusione nel 96,90% dei casi, annullando, di fatto, l’effetto ‘sorpresà e l’efficacia della previsione di tre metodi distinti”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA