In Sicilia ben 7 scuole su 10 non hanno il certificato di agibilità

Di Redazione / 26 Febbraio 2020

PALERMO – La Cgil siciliana accende i riflettori sulla situazione dell’edilizia scolastica e mette a nudo un quadro che desta preoccupazione. A rivelarlo ieri, nel corso di una conferenza stampa a Palermo, il segretario generale Alfio Mannino che ha presentato un dossier sull’argomento. Con lui anche Fabio Cirino (Flc) e Mario Ridulfo (Filla), oltre a Giuseppe Barresi (Rete degli studenti). 

Tra l’attuale e il potenziale c’è di mezzo lo stallo dei soldi non spesi: «La condizione strutturale degli edifici scolastici è davvero precaria, solo il 25% degli edifici siciliani è progettato a norma, e solo il 21% ha la certificazione antisismica, per non parlare della barriere architettoniche». Ma secondo il sindacato c’è di più: «anche la situazione dell’agibilità è critica, ci sono 2952 scuole senza certificato di agibilità su 4173 istituti scolastici». Al di là del perimetro della sicurezza, fatto non secondario, Mannino esprime un giudizio negativo sulla qualità complessiva delle scuole: «serve un investimento straordinario, ma già oggi le misure disponibili non vengono utilizzate».

Una prospettiva che anche i lavoratori edili vedono con occhio critico come conferma Mario Ridulfo:«i dati a cui facciamo riferimenti sono dell’agenzia regionale che si occupa di edilizia scolastica – ha precisato-e ci preoccupano molto. Disegnano un quadro drammatico. Oltre il 50% degli edifici risale a prima del 1975. Tra gli esistenti quelli progettati con norme antisismiche non superano il 25% e il 79% delle scuole non ha la verifica sismica. Oltre 260 edifici si trovano in zona sismica , a pericolosità elevata e oltre 3500 sono in zona 2». Per quanto riguarda invece l’impiantistica elettrica, secondo il dossier, 1551 edifici sono privi di certificazione e 246 sono non censiti. Nella distribuzione per provincia delle scuole individuate come “molto problematiche” svetta il primato negativo di Palermo con 28 casi, 13 a Trapani, 7 a testa a Catania e Ragusa, 6 a Messina, 5 nell’Agrigentino. Chiudono i 4 casi di Caltanissetta e uno a testa per Enna e Siracusa.

Insomma c’è poco da stare allegri. Occorre, dicono i sindacati, accelerare sui lavori e perfezionare le procedure per reperire nuove risorse:«l’altro paradosso è la mancanza di un anello intermedio importante che manca– ha detto Mannino- l’ufficio scolastico regionale è privo di guida da un anno. Non è possibile che in un processo già così complesso di interlocuzione, manchi un elemento di questo tipo». Né va dimenticato che il 9% degli edifici è ancora presente il problema dell’amianto: «I finanziamenti non mancano, anche se “sicuramente insufficienti- ha rilevato Fabio Cirino, segretario della Flc di Palermo- e in larga misura bloccati. E’ anche per questo- ha aggiunto- che lanciamo il questionario, per andare a fondo sul reale stato di sicurezza delle scuole, secondo il punto di vista degli utenti e dei lavoratori della scuola e dell’edilizia impegnati nel settore».

Problematico anche il ruolo degli studenti come ha confermato Giuseppe Barresi:«Bisogna andare oltre – ha detto e consentire il superamento- di problemi che come studenti viviamo quotidianamente sulla nostra pelle».

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