PALERMO – Per celebrare i 180 anni della fondazione del Corpo dei Bersaglieri e il 161° anniversario della morte in Crimea del fondatore Alessandro La Marmora, a Palermo si sono ritrovati in 70.000 giovani e anziani, reduci della 2^ Guerra Mondiale. Alla cerimonia ha partecipato una rappresentanza di bersaglieri in servizio, una compagnia del 6° Reggimento bersaglieri di Trapani che ha sfilato con la fanfara e la bandiera di guerra. Nel capoluogo siciliano stamattina, in occasione della parata conclusiva, c’erano anche il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Danilo Errico, il sindaco di Pescara, dove si svolgerà il raduno il prossimo anno.
Migliaia di cappelli piumati hanno invaso le strade della città. In tutte le piazze si sono tenuti concerti delle fanfare delle tante sezioni provenienti da tutte le regioni italiane, le stesse fanfare che stamane hanno accompagnato le Fiamme Cremisi nello sfilamento a passo di corsa da Porta Nuova al Foro Italico, 58 anni dopo l’ultimo raduno tenutosi a Palermo. Il ministro della Difesa, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come i bersaglieri furono i primi soldati ad andare fuori area in Crimea nel 1855 e furono i primi ad entrare a Roma attraverso Porta Pia per l’unificazione del nostro Paese. Ha inoltre ricordato che i bersaglieri hanno partecipato a tutte le operazioni fuori area dal dopoguerra ad oggi.
Il Generale Errico, decano della specialità dei bersaglieri, nel suo discorso ha sottolineato come i “Fanti Piumati” dal 1858, anno dell’inondazione di Savona, fino all’odierna Operazione “Strade Sicure”, contribuiscano “con il loro intervento” a “tutte le emergenze del Paese, risultando essere tra i soldati dell’Esercito più amati dagli italiani”. I bersaglieri sono un corpo dell’Esercito nato come fanteria celere d’èlite fondato il 18 giugno 1836 dal generale Alessandro La Marmora.
Negli anni hanno partecipato a tutte le operazioni dell’Esercito Italiano sia all’estero, nelle missioni internazionali (attualmente in Afghanistan, Kosovo e Gibuti) sia sul territorio nazionale in concorso alle forze dell’ordine e a supporto della popolazione in caso di pubbliche calamità. Alla parata conclusiva erano presenti tra gli altri anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il prefetto Antonella De Miro.