Catania
Il tesoretto di Turi “‘u gommista”, al via il processo con la difesa che chiede il dissequestro
Degli appartamenti individuati uno è nel provvedimento, l’altro è risultato venduto
Il processo davanti al Tribunale, sezione misure di prevenzione, sul sequestro eseguito dai carabinieri nei confronti di Salvatore Giuffrida, ‘u gommista, è cominciato ieri.Il protagonista è stato arrestato nel 2023 nel processo “Carback” poiché ritenuto ai vertici di un fiorente traffico di sostanza stupefacente nel rione San Giorgio. Al Riesame cadde la contestazione di associazione mafiosa, al clan Cappello, e alla fine del processo abbreviato fu assolto dal reato di mafia. Il Tribunale reputa Giuffrida, con un passato giudiziario abbastanza movimentato, un soggetto socialmente pericoloso. La richiesta di sequestro avanzata dai carabinieri e fatta propria dalla procura è stata accolta dai giudici della prevenzione in riferimento a due appartamenti.
Nel frattempo uno dei due immobili è stato venduto, quindi il provvedimento è stato modificato «ritenuto che il bene» non poteva «più essere oggetto di sequestro». Il Tribunale ha modificato il provvedimento emesso a gennaio con un’ordinanza integrativa che stabilisce il sequestro dei conti correnti di Giuffrida e dei familiari fino alla somma di 45mila euro, che è stato il prezzo della vendita.Per i giudici le due case sarebbero frutto delle attività illecite di Giuffrida. Per il difensore, l’avvocato Gianluca Costantino, la misura patrimoniale deve essere revocata. E infatti, ieri, il legale ha depositato una copiosa memoria con cui chiede il dissequestro urgente dei beni.
L’avvocato ha riperimetrato il periodo di pericolosità sociale documentando una sentenza assolutoria del 2012 da fatti risalenti al 2008. E quel verdetto portò anche alla restituzione di oltre 130mila euro che gli erano stati sequestrati. Denaro che – argomenta il legale nell’istanza – è stato utilizzato per gli acquisti immobiliari al centro del provvedimento di prevenzione. Sulla richiesta di dissequestro il Tribunale si è riservato di decidere, ma intanto ha rinviato il proseguimento dell’istruttoria a giugno.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA