LA SENTENZA
Il Tar di Catania: «Se Aerolinee siciliane non ha avuto la licenza di volo non è colpa della Sac»
Secondo i giudici amministrativi nessun abuso di potere, né tanto meno un danno alla costituenda compagnia aerea
Nessun abuso di potere, né tanto meno un danno alla costituenda compagnia aerea: il diniego di Sac a fornire una base operativa a Fontanarossa non è stata una «condizione impossibile». Il Tar di Catania, con sentenza pubblicata il 15 aprile, ha rigettato il ricorso di Aerolinee Siciliane Spa, condannata al pagamento delle spese processuali in favore di Sac. I giudici (presidente Daniele Burzichelli, Gustavo Giovanni Rosario Cumin estensore, Francesco Bruno consigliere) hanno appurato che il procedimento di «rilascio del Coa (Certificato operatore aereo, ndr), non ha mai subito un arresto procedimentale» a opera di Sac e che il mancato rilascio delle licenze è dipeso «da altre circostanze imputabili esclusivamente» ad Aerolinee e che quest’ultima non hai mai dimostrato di aver risolto. Già in sede di richiesta di sospensiva cautelare, tra l’altro, l’istanza era stata bocciata.
Il caso era stato sollevato da un articolo de La Sicilia, con il presidente Luigi Crispino molto duro nel ritenere Sac responsabile di un ostruzionismo ingiustificato che avrebbe tarpato le ali alla nuova compagnia. Secondo il Tar, però, l’’iter di rilascio delle licenze ad Aerolinee, infatti, si è interrotto prima del motivato diniego da parte di Sac all’affidamento in subconcessione di un’area di 80 mq all’interno del sedime aeroportuale: quando il team ispettivo Enac, nelle riunioni del 13 settembre e del 19 ottobre 2021, aveva individuato una serie di criticità nella documentazione prodotta da Aerolinee, come formalizzato nel provvedimento di sospensione del 29 ottobre 2021: mancata disponibilità e indicazione degli aeromobili, così come del personale responsabile e di volo, oltre che di ulteriori rilievi tecnici, tanto che la stessa Aerolinee aveva ammesso in atti che «il requisito dei locali è uno dei più banali».
Dirimente è in proposito quanto rilevato da Enac il 3 marzo 2022, e cioè che «nessun nuovo atto è stato inserito nel fascicolo» da parte di Aerolinee Siciliane sul progetto imprenditoriale di dar vita a una compagnia aerea siciliana.
Dopo le precisazioni di Enac – «la normativa però non prescrive che (le aree richieste da Aerolinee, ndr) debbano trovarsi all’interno di un aeroporto» – la stessa Sac ha invitato Aerolinee a presentare una valida domanda di subconcessione, in linea con la normativa security, per aree site negli spazi aeroportuali “land side” dedicati alle compagnie aere e dove si trovano già vettori come WizzAir e Turkish Airline, Aerolinee, ma senza ottenere riscontro.
Le denunce di Crispino erano finite sul tavolo della Procura di Catania (che ha chiesto l’archiviazione dei vertici di Sac, alla quale Aerolinee s’è opporto) e dell’Authority nazionale della concorrenza, che ha archiviato l’esposto.
«Sac e il suo amministratore delegato, Nico Torrisi, che in questi mesi si sono limitati a fornire puntuali e circostanziate evidenze documentali sul loro sempre trasparente e diligente comportamento, attendendo il doveroso pronunciamento del Tar Catania, faranno adesso valere in tutte le sedi opportune – si legge in una nota – le provate e gravi responsabilità degli organi sociali di Aerolinee Siciliane».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA