Studiare il locale e contestualizzare le esperienze nel mondo globalizzato è ormai un esercizio da cui è difficile prescindere soprattutto per i giovani universitari che guardano al mondo del lavoro.
In questo contesto le università giocano un ruolo cruciale e importantissimo per la formazione degli studenti.
Un esempio positivo di visione “glocal” lo offre in Sicilia l’Università di Catania che da ormai 11 anni porta avanti il progetto “Dialogue of Civilization” in collaborazione con la Northeastern University di Boston il cui scopo è quello di creare un dialogo tra civiltà diverse. Ogni anno studenti della nota università americana hanno la possibilità di intraprendere questo percorso per studiare l’imprenditorialità in diversi contesti in giro per il mondo. Il progetto prevede quattro settimane di studio, di cui due in aula a Boston e due sul campo incontrando le aziende.
Il coordinamento scientifico e didattico del progetto per l’Ateneo catanese è curato da Giorgia D’Allura, Professore associato di Economia e Gestione delle Imprese al Dipartimento di Economia e Impresa.
Quest’anno il progetto, che si chiama “Entrepreneurship and Global Consulting in Italy”, è iniziato ufficialmente il 20 maggio e gli studenti americani dopo un primo incontro di presentazione con le aziende presso il Dipartimento catanese, hanno avuto anche la possibilità di fare le visite aziendali per capire nel dettaglio i processi produttivi e gli obiettivi delle imprese.
Ad accompagnare il gruppo statunitense quest’anno, e per la prima volta, è stato il Professore Jack Salerno: «Il programma tra la Northeastern University e l’Università di Catania consente agli studenti nelle diverse fasi della loro formazione universitaria di apprendere la cultura, la storia e i modelli di business delle piccole e grandi imprese in Sicilia – spiega il professore Salerno -. Concentra l’esperienza degli studenti sull’importanza delle pratiche di innovazione e dei mercati internazionali per la crescita aziendale».
Ad introdurre il contesto imprenditoriale siciliano è stata sin dalla sua prima edizione la Professoressa Giorgia D’Allura. <<L’opportunità di far incontrare i giovani con le imprese del territorio e dare loro la possibilità di apprezzare le nostre caratteristiche è una sfida che ho accolto sin da quando abbiamo iniziato questo viaggio, nel 2014 – racconta la professoressa D’Allura -. Nel corso degli ultimi anni sono state create anche occasioni di maggiore interazioni tra i giovani studenti della Northeastern e i giovani del nostro Ateneo rientrando questo pienamente tra i nostri scopi a livello di Ateneo e di Dipartimento”.
In questo “Dialogo” gli studenti americani e catanesi si sono confrontati durante la giornata inaugurale del progetto ascoltando le presentazioni di Ceramiche De Simone, Archicart, Cantine Florio e Duca di Salaparuta, che sono le aziende coinvolte quest’anno e che hanno ricevuto alla fine del percorso una consulenza sulla innovazione e sull’internazionalizzazione.
Durante l’esperienza catanese, i giovani della Northeneastern hanno anche avuto un incontro inaspettato con il Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in visita nei giorni scorsi a Catania per la presentazione del nuovo modulo della ST Microlectronics, accompagnato dal sindaco della città etnea, Enrico Trantino.
L’occasione ha permesso alla professoressa D’Allura e al professore Salerno di raccontare il progetto “Entrepreneurship and Global Consulting in Italy”, che ha suscitato l’interesse del ministro e del sindaco. Urso dopo l’incontro ha infatti scritto sui social: «Ho incontrato, con il sindaco di Catania Enrico Trantino, gli studenti della Northeastern University di Boston, arrivati in Sicilia per partecipare a un progetto di studio del tessuto imprenditoriale del territorio. La Sicilia, con Catania in prima linea, è sempre più un polo produttivo di eccellenza globale. Innovazione, qualità e tradizione si fondono per valorizzare il meglio del Made in Italy nel mondo».
Entusiasmo per il progetto è stato mostrato anche dal primo cittadino di Catania che ha invitato il giorno dopo gli studenti a fare visita al palazzo di città e ha sottolineato il grande ruolo che ha l’Università di Catania con questi progetti internazionali auspicando anche il coinvolgimento del comune per i progetti futuri tra l’Ateneo catanese e la Northeastern di Boston.
«L’esperienza di quest’anno – ha concluso la professoressa D’Allura, segna un netto passo avanti nella collaborazione tra le due Università, che si preparano sin da ora a programmare l’esperienza del prossimo anno che vedrà diverse novità. Un doveroso ringraziamento per il supporto va ai colleghi e alle strutture amministrative che collaborano ogni anno per la realizzazione del progetto».