Il Pnrr e la Catania del futuro, 3 linee d’intervento, 13 progetti: «Ma è corsa per avviare i cantieri e non perdere i fondi»

Di Maria Elena Quaiotti / 21 Ottobre 2022
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Pnrr e territorio, ecco il retroscena raccontato qualche giorno fa – in occasione della presentazione dei lavori sul sisyea fognario, dal commissario straordinario prima di Città metropolitana e ora anche del Comune, Federico Portoghese: «Si tratta di 76 milioni di euro complessivi, 13 i sottoprogetti per la città di Catania, un risultato raggiunto non senza rischi di perdere i fondi. I sindaci del Catanese sono stati tutti bravi, ma si è arrivati davvero al limite. Ora il mio compito è non rischiare di perdere le risorse. Devo dare atto che Pogliese le cose le ha avviate, ma poi per la gestione ci vuole un tecnico. Eravamo davvero sul filo del rasoio». 

E il rischio c’è ancora. «Un conto – prosegue – è la fase di assegnazione, un’altra è quella procedurale. Certo, potremmo ancora perdere le risorse se non siamo efficienti, se non rispettiamo i tempi per l’avvio dei cantieri, i primi dal 2023. Ecco il perché delle 40 nuove assunzioni per rafforzare i servizi, ed ecco perché per il Comune ho affidato il coordinamento dei progetti a Fabio Finocchiaro (direttore Politiche comunitarie, transizione green e lavori pubblici), collegato a sua volta, per Città metropolitana, con Giuseppe Galizia. L’importante è arrivare a progetti “chiusi”, approvarli e andare in gara, senza arrivare a una giungla di contenziosi. Come? Se chi vince la gara è inadempiente dobbiamo avere il diritto di andare direttamente sul secondo in graduatoria, senza andare in contenzioso. Si tratta di trovare modelli e procedure uniformi da applicare anche ad altre cose che faremo a breve, sia per Catania che per i Comuni della Città metropolitana. Partiamo da procedure riformate e dai protocolli siglati con la guardia di finanza».

 

 

Abbiamo detto nei giorni scorsi dell’integrazione con i fondi del Pnrr per il completamento delle fognature, anche perché il collegamento con le aree considerate e da riqualificare è costante proprio come vuol significare una frase coniata da Biagio Bisignani, direttore Urbanistica del Comune, che su delega del sindaco Pogliese aveva intrattenuto i rapporti con Mef e ministero degli Interni in fase di assegnazione dei fondi: «una sintesi fra margini urbani», aveva definito il piano dei progetti per il Pnrr. E tale è.

 

 

Per la città si parla di tre linee di intervento: la riqualificazione di San Berillo Vecchio e zone limitrofe, da piazza Stesicoro a piazza della Repubblica fino alla stazione centrale. La notizia è che il bando per il parcheggio multipiano verrà pubblicato tra gennaio e febbraio 2023. Corso Sicilia verrà totalmente riqualificato configurando spazi completamente diversi, tra spazi e verde pubblico e interventi sulle uscite della metropolitana. 

 

 

Poi c’è Monte Po, con il progetto del Parco suburbano, la riforestazione ma anche la valorizzazione dei percorsi storici tra resti di età greco-romana e residui di manufatti bellici della seconda guerra mondiale.

Infine Librino, con la riqualificazione della Porta della Bellezza e dell’intero nastro stradale fino all’aeroporto per farlo diventare un nuovo accesso alla città, ma sono previsti anche interventi intorno al campo dei Briganti e della scuola Pestalozzi, oltre alla riqualificazione del parco.

 

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Pubblicato da:
Alfredo Zermo