Gli uomini d’onore dell’agrigentino parlano come i protagonisti della fiction tv “Gomorra” e “hanno la stessa filosofia di vita”. E’ la denuncia del Procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Guido, che parlando dell’operazione antimafia Montagna, che all’alba di oggi ha portato all’arresto di 57 persone nell’Agrigentino, ricorda alcune delle intercettazioni registrate tra uomini d’onore.
«L’indagine – dice Guido – documenta una associazione mafiosa viva, attuale e assolutamente vitale, importante e massiva da parte del sodalizio mafioso dell’agrigentino. Ma la cosa più preoccupante, leggendo le attività di intercettazioni è che emerge uno spaccato sociologico che, al di là dei fatti criminali di grande allarme, dimostra che c’è una ortodossia nei protagonisti di queste investigazioni che ci riportano con l’orologio della storia a 40 anni fa».
«Perché – spiega ancora Paolo Guido – alcune di queste conversazioni intercettate rappresentano idee e concetti di Cosa nostra che pensavamo superati. Sentiamo gli indagati dire: ‘Non si chiama mafia ma Cosa nostra o che Cosa nostra è tutto. Queste sono cose che io ho sentito recentemente nelle fiction, a cominciare da Gomorra, quando la famiglia Savastano cita il principio essenziale, riferendosi proprio alla parola “rispetto”. E questa parola è stata intercettata spesso nelle investigazioni di questa indagine. La filosofia che ispira ancora quelle zone e quei territori è una cultura veramente drammatica su cui occorerebbe riflettere».