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Il pm “libera” la Sea Watch, ma ora c’è il rischio di confisca definitva

Di Redazione |

ROMA – La procura di Agrigento ha disposto il dissequestro della Sea Watch 3 scattato dopo l’ingresso senza autorizzazione nel porto di Lampedusa da parte della comandante Carola Rackete lo scorso 29 giugno. Ma la nave non tornerà per il momento in mare: il 2 settembre scorso è stato notificato il sequestro cautelare amministrativo assieme ad una sanzione da 16.666 euro per Rackete e la Ong. Lo rende noto la stessa Sea Watch sottolineando che se la misura sarà confermata dal prefetto la nave verrà confiscata in via definitiva.

«Il sequestro cautelare amministrativo è palesemente illegittimo alla luce dello stesso decreto sicurezza bis nella sua prima versione, un oltraggio all’intelligenza» dice l’avvocato di Sea Watch Alessandro Gamberini.

Il decreto, aggiunge la portavoce Giorgia Linardi, «calpesta il dovere di un comandante di portare in salvo i naufraghi e colpisce la dignità di un paese che oggi considera una nave che salva vite come una minaccia alla sicurezza e all’ordine pubblico».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA