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Il neomelodico canta contro i “pentiti”, il questore di Agrigento annulla il concerto di Daniele De Martino

Revocate le autorizzazioni all'esibizione prevista il 12 agosto a Sant’Anna di Caltabellotta

Di Giuseppe Recca |

La questura di Agrigento ha sospeso le autorizzazioni per l’esibizione prevista il 12 agosto prossimo a Sant’Anna di Caltabellotta del cantante neomelodico Daniele De Martino. Ci sarebbero verifiche in corso dopo che nelle scorse settimane in altre città le autorità di pubblica sicurezza hanno bloccato i previsti concerti dell’artista palermitano che canta in napoletano. Il motivo degli accertamenti in corso da parte della polizia sono gli stessi che hanno impedito a De Martino di esibirsi in altri siti: i testi delle sue canzoni risulterebbero “benevoli” nei confronti dei detenuti al 41 bis e negativi nei confronti delle forze dell’ordine e dei pentiti.

De Martino è il nome d’arte di Agostino Galluzzo, 29 anni, originario di Palermo. Dopo i primi passi nelle feste di quartiere nel palermitano, la sua popolarità è cresciuta a vista d’occhio, fino ad oltrepassare lo stretto. È diventato famoso in tutta Italia nel 2018 con la canzone “Bella bionda”, un tormentone cantato in gran parte in lingua italiana che non aveva però riferimenti alla criminalità.

Oggi l’artista conta oltre 1 milione di follower sui social e migliaia delle sue canzoni vengono scaricate sulla piattaforma Spotify. Viene chiamato da ogni parte d’Italia per esibizioni in manifestazioni pubbliche e feste private.

Il concerto a Sant’Anna, frazione del centro montano di Caltabellotta, è organizzato dal comitato per i festeggiamenti del Santissimo Crocifisso ed è in programma il prossimo 12 agosto in piazza Fontana. Pubblicizzato sui social, già si annunciavano presenze di fans provenienti da tutto il comprensorio.

Non è la prima volta

Non è la prima volta che l’artista si vede cancellare le esibizioni. Le Questure e Prefetture di diverse province italiane anche nello scorso mese di giugno hanno bloccato i suoi concerti sia per le incongruenze legate ai testi delle sue canzoni, sia per la pubblicazione di selfie sui social con persone considerate vicine alla criminalità.

Nel 2021 anche la questura di Palermo emise nei suoi confornti un avviso orale in quanto avrebbe manifestato vicinanza ad ambienti legati a Cosa nostra.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA