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Il giallo della morte di Anthony Bivona, disposta la riesumazione della salma: tutti gli aspetti oscuri

La decisione del pm di Roma per effettuare l'autopsia sul cadavere del giovane adranita che secondo le autorità tedesche si sarebbe suicidato 

Di Redazione |

Domani sarà riesumata la salma di Anthony Bivona, il giovane di 24 anni di origini siciliane trovato privo di vita lo scorso luglio a Darmstadt, in Germania, dove di si era trasferito a vivere. I pm della Procura di Roma hanno disposto l’autopsia che verrà svolta all’ospedale Cannizzaro di Catania.

A sollecitare ulteriori accertamenti sono stati i familiari di Bivona dopo che le autorità tedesche hanno archiviato il caso della morte del guiovane adranita, di cui si era occupata anche la trasmissione Le Iene, come suicidio.

Il legale della famiglia del giovane, Francesco Messina,  ha presentato un esposto a nome della famiglie alla Procura di Catania. «Finalmente qualcuno dopo l’esposto – ha osservato il legale – ha detto che era necessario effettuare l’esame autoptico che in Germania non era stato fatto. La famiglia ha sottoscritto un esposto perché ritiene che la condizione del suicidio non sia aderente alla verità. L'autopsia ci dirà se abbiamo ragione o no. Aspettiamo l’esame, aspettiamo la verità».

Del caso si occupano i pm di Roma, competenti per i reati commessi all’estero. Grazie al clamore mediatico, soprattutto all’inchiesta de “Le Iene”, la tragica di storia di Anthony è approdata anche in Parlamento con due interrogazioni rivolte ai ministri degli Esteri e della Giustizia dai deputati nazionali Eugenio Saitta e Michele Sodano. 

Sono tanti gli aspetti oscuri della morte del giovane di Adrano. Anthony venne rinvenuto disteso sulle scale della palazzina dove abitava a Darmstadt. “Morto per impiccagione” – disse la polizia, Anthony si sarebbe impiccato con una cintura legata alla ringhiera delle scale: suicidio e caso chiuso. I familiari il giorno dopo si precipitano in Germania. All'obitorio la sorella Mary, sebbene distrutta dal dolore, ha la forza di scattare alcune foto al cadavere, colpita subito dai sospetti e convinta che Anthony non si sarebbe mai tolto la vita. Dalle foto emerge un graffio alla fronte che la sorella non ricorda di avere notato nella videochiamata del giorno prima e un segno nella parte posteriore del collo, che secondo l’avv. Francesco Messina, che assiste la famiglia, “non è compatibile con una impiccagione”.

Questi solo alcuni dei tanti elementi ancora da chiarire ai quali si aggiungono quelli emersi nell'inchiesta de “Le Iene”, come ad esempio chi ha realmente trovato il cadavere sulle scale e il ruolo che ha in questa drammatica vicenda ha Ylaida, la ragazza di origine turca che Anthony frequentava. “Le indagini sono state fatte con molta approssimazione, per questo motivo abbiamo presentato un esposto affinché si faccia luce sulla morte di mio fratello – ci dice l’altra sorella di Anthony, Grazia Bivona – chiediamo la riesumazione del cadavere e quindi l’autopsia. Noi familiari vogliamo la verità qualunque essa sia. La fiaccolata serve a dare forza a questa nostra richiesta. Invito tutti ad unirsi a noi per gridare insieme la nostra richiesta di verità e giustizia”.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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