SIRACUSA – Ha scelto il mezzo di locomozione più impegnativo per caricare due sacchi pieni di limoni, trafugati poco prima nell’agrumeto di una nota azienda agricola siracusana e darsi alla… lenta fuga a forza di gambe. In sella a una bici, infatti, ha tentato di passare inosservato con il suo carico di agrumi ma non all’occhio attento di una guardia giurata particolare che ha segnalato la sua presenza ai carabinieri, che lo hanno intercettato.
Protagonista del curioso episodio è un siracusano di 35 anni, già noto agli ambienti giudiziari per precedenti anche legati ai reati contro il patrimonio. Di buon mattino, in sella alla sua mountain bike si è recato in campagna alla periferia sud del capoluogo. Dopo essersi fatto largo nella rete metallica, si è introdotto nel fondo, armato di un sacco di iuta e di uno di plastica che ha riempito di limoni verdelli, quelli che gli alberi producono in questo periodo. Dopo averne raccolto oltre 60 chili, senza farsi notare, è tornato in sella alla bici, sistemando il sacco contenente il carico più pesante sulla canna orizzontale che unisce il sellino alla parte anteriore del manubrio, mentre quello di plastica, meno ingombrante, l’aveva assicurato alla manopola.
Pedalando a fatica per non perdere l’equilibrio e molto lentamente, ha imboccato la strada per il capoluogo. Non pensava, evidentemente, di essere stato scoperto dalla guardia giurata che ha avvertito il 112 bloccandolo all’altezza della fonte Ciane fino a quando non ha consegnato il ladro in bicicletta agli esterrefatti carabinieri di una pattuglia, accorsa sul posto.
Ai militari che gli contestavano il reato di furto aggravato, l’uomo ha risposto candidamente: «Devo sfamare la mia famiglia. Mi sembra esagerato che vogliate arrestarmi solo per il furto di una cinquantina di chili di limoni». Il problema non era quel carico ma tutti quelli che nei giorni precedenti aveva fatto sempre in sella alla mountain bike, immortalati dalle telecamera della videosorveglianza, installate in diversi varchi dell’azienda agricola.
I carabinieri hanno riconsegnato i verdelli che erano stati trafugati al legittimo proprietario e hanno posto sotto sequestro la bici, corpo del reato.