PALERMO – «Non ho fatto nulla di speciale, solo quello che mi sentivo. Quando ho sentito quelle grida, non ci ho pensato due volte e immediatamente sono corso verso quella casa che andava in fiamme». A parlare è Nunzio Mogavero, il forestale di 50 anni che ieri ha salvato la vita a quattro bambini rimasti intrappolati in un appartamento al primo piano di una palazzina ad Isnello dove un incendio era divampato al piano terra. Mogavero era a un funerale in una chiesa poco lontano. Con lui anche un carabiniere in ferie, Francesco Fina. I due hanno sentito delle urla – “La casa va a fuoco, ci sono i bambini dentro” – si sono guardati negli occhi e sono partiti di corsa.
“Dal portone di ingresso non si poteva entrare – racconta – Ho visto che c’era il tubo della grondaia e con l’aiuto di Francesco mi sono arrampicato”. Nunzio, che da 20 anni lavora nell’anticendio boschivo, ha subito portato in salvo tre dei quattro bambini. Poi si è ferito alla gamba e stava per lasciare il balcone dell’appartamento quando ha sentito una bimba gridare: “Ci sono anche io”. “Non riuscivo a vederla – dice – La casa era piena di fumo e lei si era nascosta dietro a una pianta. Ho seguito la sua voce e quando finalmente l’ho vista, l’ho presa in braccio e l’ho calata dal balcone”.
Nunzio non vuole essere definito un eroe: “Ho fatto quello che mi sentivo di fare senza pensare a niente”. A Isnello si conoscono tutti e la mamma dei bimbi l’ha subito chiamato per ringraziarlo. «Mi ha telefonato e mi ha detto “Ti sarò grata per tutta la vità – racconta – Le ho risposto che non avevo fatto nulla di speciale».