E' durata oltre tre ore l'udienza di convalida davanti al Gip del tribunale di Enna, Giuseppe Noto, di Laura Di Dio, la trentaduenne accusata di aver ucciso, sabato scorso a Pietraperzia, la suocera, Margerita Margani, 62 anni con un coltello e una forbice.
La donna ha ribadito che si sarebbe difesa dell'aggressione della suocera e ci sarebbe stata una colluttazione. Il giudice si è riservato sulla richiesta dell'avvocato della Di Dio, Salvatore Timpanaro, che ha chiesto i domiciliari per la donna, che è mamma di una bimba di 5 anni. Nonostante il marito avesse parlato di un diniego della Di Dio a curarsi nessuno aveva mai portato da uno specialista la donna, che, sempre secondo il marito Francesco Arnone, da anni era depressa.
Intanto all' obitorio dell'ospedale di Enna è iniziata l'autopsia, affidata al medico legale Giuseppe Ragazzi, sul corpo di Margani alla presenza del legale della famiglia della vittima, Angelo També. La donna – e lo confermano i familiari di Di Dio – non aveva perdonato alla nuora di essere la causa dell' arresto del fratello del marito, Cristian Arnone, in carcere per avere sparato al fratello, marito della Di Dio, per difendere la cognata picchiata mentre era incinta. E proprio Cristian ha chiesto e ottenuto dai giudici, l'autorizzazione a vedere la madre per un' ultima volta, prima che venisse fatta l'autopsia.