PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO) – «Dopo le operazioni di salvataggio, ho indossato la mascherina e sono andato sul ponte di ruolo. C’erano tanti bambini. Io avevo dato priorità di imbarcare donne e bambini. Sul ponte c’era una bambina di meno di un anno con un orsacchiotto bianco più grande di lei. Un peluche che i miei uomini non so come abbiano trovato. La bambina mi sorrideva e quella è stata la gioia più grande». Lo ha detto il comandante della nave Bettica della Marina Militare, il capitano di fregata Francesco Iavazzo, mentre i naufraghi salvati venivano sbarcati sul molo di Porto Empedocle (AG).
«Abbiamo recuperato queste persone in condizioni estreme – ha spiegato – il barcone era in precarie condizioni di galleggiabilità, sia per il sovraffollamento sia per il mare. Erano su un piccolo peschereccio che aveva già imbarcato acqua. Urlavo: “state seduti, state calmi, ci vorrà del tempo, non vi muovere, aspettate, credeteci”. Ma non lo hanno fatto. Abbiamo recuperato tutti, ma non escludo che ci siano dei dispersi. Il nostro impegno è massimo – ha concluso – appena finiremo qui, usciremo di nuovo in mare. Ci mettiamo il cuore, l’anima. Queste nostre navi hanno equipaggi d’oro».