Il ciclone mediterraneo sullo Ionio: ora è la Grecia ad avere paura

Di Redazione / 17 Settembre 2020

ROMA – La Calabria è la regione più colpita dal ciclone mediterraneo che sta imperversando su parte del sud Italia, ed in particolare le zone ioniche, e che domani avrà il suo apice in Grecia. Piogge e temporali, con quasi 100 millimetri di pioggia sul basso crotonese, e mareggiate con onde lunghe fino a 2-3 metri si registrano nella regione, mentre il maltempo nelle prossime ore colpirà, sia pure in maniera minore, Sicilia, specie orientale, Puglia, in particolare il Salento, nonché Molise, Campania e Basilicata.

Il ciclone avrà il suo picco domani in Grecia, con raffiche di vento fino a 160 km/h e piogge torrenziali. Lo fa sapere Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo.com, precisando che «i valori di pressione al centro del ciclone, dalle caratteristiche tropicali, sono in forte calo e i venti in deciso rinforzo, con estese mareggiate». Ed è massima allerta sulla Grecia già dalla mattinata di domani. «Qui il ciclone mediterraneo sarà un vero e proprio uragano – avverte -: in particolare sui versanti occidentali sono attese piogge torrenziali, venti impetuosi con raffiche anche superiori ai 160 km/h. Saranno così possibili allagamenti o alluvioni lampo, danni e blackout elettrici».

Tornando all’Italia, al Centronord la situazione appare tranquilla, con sole prevalente e clima decisamente molto caldo per il periodo. «Tuttavia – nota Ferrara – si potrà formare qualche rovescio o temporale di calore entro sera su Alpi, Prealpi, pedemontane e Appennino, con locale sconfinamento fin su Lazio e Liguria». Per quanto poi riguarda la giornata di domani, ci sarà solo qualche piovasco o brevi temporali sull’Appennino. E nel weekend prevarrà il sole al Centronord, con temperature tipiche di agosto.

«Questo ciclone mediterraneo – spiega ancora il meteorologo di 3bmeteo.com – ha caratteristiche tropicali, simile agli uragani. Si tratta di eventi rari ma non eccezionali, se ne registrano diversi in passato». «Per quanto piuttosto rari, gli uragani mediterranei, non sono nuovi soprattutto nel periodo compreso tra settembre, ottobre e novembre, quando il Mediterraneo ha massimizzato l’accumulo di calore.

«Tra i precedenti – concludono da 3bmeteo.com – ricordiamo quello del novembre del 2019 sulle coste algerine, con alluvioni e tanti danni, ancora sulla Grecia nel settembre del 2018. Notevole anche quello nel basso Tirreno nel settembre del 1996, che provocò venti fino a 150km/h sulle Eolie, nonché il ciclone del novembre 2014 tra Malta e Sicilia orientale, anche in questo caso con venti tempestosi e danni». 

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