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Operazione Hydra

Il catanese “Scarface” nel consorzio delle mafie in Lombardia

Tra i 143 imputati che rischiano il processo a Milano c'è anche William Cerbo, ritenuto la voce dei Mazzei nella federazione criminale. La difesa: «Accuse infondate»

Di Laura Distefano |

William Cerbo, battezzato dai cronisti lo “Scarface catanese” per la fissazione spasmodica al personaggio interpretato da Al Pacino, rischia il processo a Milano nell’ambito dell’inchiesta Hydra sulla federazione delle mafie in Lombardia. William Cerbo occupa il posto 36 nel lungo elenco di 143 imputati per cui i pm Alessandra Cerretti e Rosario Ferracane hanno chiesto il rinvio a giudizio. L’accusa per il catanese è associazione mafiosa: sarebbe la voce del clan Mazzei – meglio conosciuto dalle nostre parti come i “carcagnusi” – nel consorzio criminale. Assieme al 43enne, molti siciliani che farebbero parte di «una imponente e capillarmente strutturata associazione mafiosa operante tra la città di Milano e la sua provincia, Varese e hinterland, costituita da Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra, avente una struttura confederativa orizzontale, nell’ambito della quale, i vertici di ciascuna delle tre componenti mafiose operano allo stesso livello, contribuendo alla realizzazione di un sistema mafioso lombardo».

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