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Il Cara di Mineo un possibile “hot spot”

Il Cara di Mineo un possibile “hot spot” da centro accoglienza a ufficio post sbarco

Oggi la visita di deputati tedeschi: «E’ un esempio per l’Europa»

Di Redazione |

Il Cara di Mineo, dopo il caos politico e giudiziario, potrebbe diventare un “hot spot” ovvero un ufficio post sbarco con tutti i requisiti per controllare e identificare chi ha il diritto ad essere riconosciuto come rifugiato da chi, invece, no. I nuovi “uffici” arriveranno a Lampedusa, Porto Empedocle, Pozzallo, Trapani, ed entro il 2016 sono previsti anche a Taranto e Augusta.  

Il cambiamento, voluto dalla Commissione europea, prevede la creazione di uffici che controllano e identificano gli stranieri al loro arrivo e assegnano loro la destinazione, che può prevedere sia un rimpatrio sia il trasferimento in un Cie. Natasha Bertaud, portavoce della Commissione Ue per Immigrazione e Affari interni, ha spiegato però che zgli hot spot non saranno veri e propri luoghi fisici, ma «gruppi di persone delle agenzie Ue” che aiutano nelle registrazioni e nel trattare le richieste d’asilo».  

Intanto, oggi, una delegazione di deputati tedeschi ha fatto visita al Cara di Mineo. «Siamo profondamente colpiti da quello che fate con i vostri collaboratori a favore dei migranti. Nella vostra attività si percepisce che l’uomo è al centro perché qui dentro c’è tanto affetto e soprattutto rispetto. In questo processo siete da esempio per l’Europa intera e vi ringrazio per il lavoro che state svolgendo. Speriamo di ritrovarvi qui tra cinque anni».  

Lo ha affermato il parlamentare tedesco della Cdu/Csu Michael Kretschmer parlando con il direttore del Centro richiedenti asilo di Mineo Sebastiano Maccarrone al termine di una visita di una delegazione di parlamentari del suo gruppo nella struttura, che ha guidato insieme con la direttrice della Fondazione Adenauer Carolina Kanter. Ad accogliere la delegazione oltre a Maccarrone c’erano il viceprefetto di Catania Maria Salerno ed il dirigente del Commissariato di Polizia di Stato di Caltagirone Marcello Ariosto. I deputati tedeschi hanno chiesto notizie sia sui processi di accoglienza dei migranti che sul funzionamento del Cara.  

Successivamente hanno compiuto un giro all’interno del centro, visitando diversi servizi e soffermandosi in particolare nel “Punto mamma”, nella mensa e nell’Internet Point. Rivolgendosi ai parlamentari tedeschi Maccarrone ha detto: «Ringrazio il Governo tedesco per l’attenzione che sta prestando in queste settimane al fenomeno migratorio che non si era mai visto con tali proporzioni nell’era contemporanea. L’Italia e l’Europa devono unirsi per far sentire forte la loro presenza all’Onu. Assieme possiamo fronteggiare questo fenomeno epocale. Vi ringrazio nuovamente per l’interessamento, con la speranza che l’esperienza Cara Mineo possa essere per voi da stimolo e da esempio per il sistema di accoglienza in terra di Germania».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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