I clienti dell’agenzia pagavano ma il viaggio era “fantasma”: indagata donna

Di Redazione / 02 Gennaio 2019

Non potrà esercitare per un anno l’attività di impresa una 35enne di Patti titolare di un’agenzia di viaggia accusata di numerosi episodi di truffa e appropriazione indebita. Il provvedimento è stato notificato dai carabinieri di Brolo ed è stato emesso dal gip del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, su richiesta del sostituto procuratore di Patti Alice Parialò. La donna indagata è la titolare di un’agenzia di viaggi a Brolo, gravemente indiziata di truffa aggravata ed appropriazione indebita commessi ai danni di ignari clienti che si rivolgevano alla stessa per l’organizzazione di viaggi e vacanze.

L’inchiesta è partita ad agosto dopo diverse denunce. I carabinieri hanno ricostruito almeno 15 episodi di truffa ed uno di appropriazione. La donna infatti era solita indurre in errore i potenziali clienti prospettando loro offerte particolarmente vantaggiose per l’acquisto di pacchetti vacanze in tutto il mondo, di fatto inesistenti o comunque organizzati a condizioni differenti da quelle pattuite, riuscendo a farsi consegnare, mediante pagamenti in contanti, bonifici bancari o ricariche postepay, cospicue somme di denaro di importo variabile dai 300 ai 2.000 euro senza poi corrispondere le prestazioni richieste. Quando il cliente non trovava riscontro rispetto a quanto contrattato, la donna forniva prontamente rassicurazioni, asserendo lei stessa di essere stata vittima di raggiri e promettendo la restituzione delle somme, corrispondendo in qualche caso assegni privi di copertura. Le indagini hanno anche visto il sequestro preventivo, a dicembre, di cinque carte prepagate nella disponibilità della donna e sulle quali confluivano le somme di danaro versate dai clienti truffati.

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