I 14 parchi archeologici della Sicilia faranno rete: strategia unica per far crescere il turismo

Di Redazione / 09 Settembre 2024

«Noi abbiamo immaginato un percorso che vuole dare una visione d’insieme. La Sicilia è un parco archeologico a cielo aperto, noi oggi non parliamo più di un unico parco, ma di quattordici parchi che dialogheranno tra di loro, ponendo in essere una strategia dei beni culturali finalizzata ad accrescere il turismo». Così l’assessore regionale ai Beni Culturali, Francesco Scarpinato, parlando con i giornalisti alla presentazione del progetto «Opportunità e valore strategico del Sistema Parchi archeologici della Sicilia», organizzato al Museo Salinas di Palermo, alla presenza dei 14 direttori dei parchi archeologici della regione siciliana.

Il progetto prevede la costituzione di linee strategiche per la tutela, valorizzazione e fruizione dei siti archeologici regionali che si avviano ad un dialogo per l’attuazione di un unico prodotto culturale. «Stiamo mettendo insieme – prosegue – i 14 parchi regionali, cercando di avere una visione di insieme di ampio respiro, immaginando un percorso che vede i nostri parchi e i nostri musei insieme. Un percorso all’avanguardia, anche dal punto di vista dell’innovazione digitale», conclude Scarpinato.

«Il primo obiettivo che ci siamo posti è quello di dotare i parchi di strutture minime di tipo amministrativo gestionale – spiega Giuseppe Parello, coordinatore del Sistema regionale dei parchi archeologici della Sicilia – La legge 24 bis della legge 3 novembre del 2000 numero 20, inserita nella finanziaria del 2023, già destina il 10% degli incassi dei parchi dotati di maggiori entrate ai minori, questo sistema prevede che vi sia una mutua assistenza maggiore».

«Io dirigo due parchi archeologici tra i più poveri della Sicilia – spiega Domenico Targia, direttore del parco archeologico di Himera, Solunto e Iato – spero che questo progetto possa legittimare da parte nostra una maggiore attenzione e impegno finanziario. In occasione di questo progetto, che vedrà il dialogo dei 14 parchi archeologici, stiamo cercando di applicare la realtà aumentata in tutti i parchi, poi si pensa anche ad un portale unico che consentirà da, qualunque posizione remota o nei luoghi specifici, di poter godere dei parchi in tutta la loro bellezza».

Pubblicato da:
Alfredo Zermo