«Ho aperto la porta e l’acqua ci ha invaso la casa», il racconto dei vicini dei 9 morti a Casteldaccia

Di Redazione / 04 Novembre 2018

CASTELDACCIA – «Ho sentito i cani abbaiare. Erano circa le 22:30. Ho detto a mio marito di andare a vedere cosa accadeva. Ha aperto la porta e l’acqua ha invaso la casa. Abbiamo preso subito mia figlia di 39 anni che è invalida, siamo saliti in auto e siamo scappati». Lo dice Maria Concetta Alfano, che ha una villetta a poca distanza da quella dove sono morte nove persone a causa del maltempo a Casteldaccia (Palermo).

Andrea Cardinale, il marito, è ancora in pigiama. Dopo essere tornato a Palermo ha ricevuto la telefonata di un amico che gli ha detto della tragedia. Ha acceso la tv e ha sentito le prime notizie. Poi si è rimesso in auto ed è tornato a Casteldaccia. «L’acqua arrivava fino al cofano dell’auto – dice -. Sono riuscito a imboccare la statale per un pelo. Anche quella strada era invasa dall’acqua. Non conoscevo le vittime. Sono tornato per vedere cosa è accaduto ai miei cani. Veniamo qui a villeggiare da quattro anni e non era mai accaduto nulla. Non sapevo neanche che qui vicino ci fosse un fiume»

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