Cronaca
Gregoretti, il giudice di Catania: «Verificare anche la gestione degli sbarchi del Conte 2»
CATANIA «Premesso che la vicenda processuale sorge da un manifesto contrasto di giudizi tra la procura distrettuale e il tribunale dei ministri di Catania» è «compito di questo organo giudicante vista la complessità e l’impegno per la valutazione del fascicolo» di «assumere prove per la decisione di merito».
Lo ha scritto il Gup Nunzio Sarpietro nel provvedimento con cui dispone nuovi atti istruttori sul caso della nave Gregoretti. Sono due le «direzioni» indicate nell’ordinanza dal Giudice dell’udienza preliminare: «Una di acquisizioni documentali e l’altra di assunzione testimoniale di soggetti qualificati e informati sui fatti di causa».
Tra i primi «accertare quanti e quali episodi di sbarchi di migranti simili sotto il profilo degli accadimenti quello della nave Gregoretti si siano verificati nel periodo in cui l’inquisito rivestiva la carica di ministro dell’interno estendo l’accertamento anche ad altri sbarchi avvenuti successivamente anche quando è cambiata la compagine di Governo (Conte 2)».
Sugli sbarchi devono essere accertati dalla polizia giudiziaria: la data dell’evento, la narrazione degli accadimenti che hanno preceduto lo sbarco, la data di indicazione del pos (porto sicuro) e l’accertamento di quale organo lo ha adottato, verifica degli eventuali procedimenti penali instaurati in relazione ai diversi eventi di sbarco.
«Per fare fare un’adeguata verifica adottata a livello governativo, in materia di immigrazione all’epoca dei fatti e ai rapporti con l’Ue anche con riferimento al cosiddetto ‘Patto di governò – osserva il Gup Sarpietro – occorre assumere a verbale il premier Giuseppe Conte, l’allora vicepremier Luigi Di Maio, l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, l’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, l’ambasciatore Maurizio Massari e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA