Giorgio Pace commissario per lo Stabile di Catania

Di Redazione / 18 Luglio 2016

Firmata ieri la nomina del nuovo commissario straordinario per il Teatro Stabile di Catania. E’ Giorgio Pace, che da poco più di due mesi è a capo della Foos, l’orchestra sinfonica siciliana. E’ insomma l’uomo a cui si affidano gli enti che rischiano il fallimento.

Dopo i primi provvedimenti presi per la sopravvivenza dell’orchestra regionale: due licenziamenti per giusta causa, azzeramento degli straordinari costosissimi, eliminazione degli integrativi e della diaria che scattava dopo appena tre ore, annullamento di tutti i privilegi, l’assessore al Turismo e spettacolo regionale Antony Barbagallo, folgorato da tanta efficienza, lo ha chiamato a salvare il più antico teatro di prosa siciliano. 

Lo Stabile di Catania ha accumulato 13 milioni di euro di debiti, come intende procedere il neo commissario. «Occorre azzerare tutto – risponde Pace – eliminare ogni guerra, tutti sono armati, gli uni contro gli altri, così come è necessario dimenticare il passato e i privilegi che da sempre si annidano in questi enti gloriosi, antichi, ma ormai sull’orlo della bancarotta. Le strade aperte sono due: l’accesso al Ris, il fondo di ristrutturazione regionale per i debiti e la possibilità di spalmare il debito in venti anni. Questo consente di bloccare tutte le richieste di sequestro in atto. Per il resto attendo di studiare personalmente le carte». 

Il commissario crede molto nelle sinergie, come spiega lui stesso. «Per l’Orchestra ho già avviato le collaborazioni con i licei musicale e con i Conservatori per la creazione di un’orchestra giovanile che debutterà il 18 dicembre, è necessario dare ai giovani musicisti la certezza che in Sicilia si può crescere e fare musica. E poi l’importante accordo con l’Accademia di Belle Arti, per il restauro dei tanti meravigliosi dipinti del Politeama. Agli sponsor non chiederò denaro, ma servizi e beni, i sistemi elettrici, le moquette, i marmi, e così via. Per Catania vedrò di organizzare subito una brevissima stagione estiva e di seguito quella invernale. So quanto i catanesi siano legati al loro teatro, io sono nato a Modica, ma sono cresciuto a Catania e lì ho i miei ricordi più cari».  

 

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