GIARDINI – Urla, litigi, risse, bottiglie spaccate, finestrini in frantumi. Storie di ordinaria follia nella movida sul lungomare naxiota, che da sabato sera e per tutta la notte si trasforma in ring. Nell’ultimo fine settimana la zuffa è esplosa nei pressi di via Zara, proseguita poi in via Naxos per finire in piazzetta Sileno: coinvolti giovani che esagerano con l’alcol girovagando per locali e che poi arrivano alle mani per un minimo diverbio, a volte basta solo uno sguardo di troppo, una parola o un complimento fuori luogo a una ragazza. L’ultima rissa ha visto addirittura un piccolo gazebo in legno, utilizzato per la vendita di escursioni in mare, finito capovolto sulla spiaggia.
Al mattino, i resti della movida della prima colonia greca di Sicilia sono lì, ben in vista, con rifiuti gettati tra il lungomare e l’arenile e gli operatori ecologici che fanno quel che possono per riportare l’ordine, prima dell’arrivo della nuova “invasione”, quella dei bagnanti, che assalgono con auto e moto strade e marciapiedi, sostando spesso in seconda o tripla fila e perfino negli stalli per disabili. I residenti sono ormai stanchi di essere costretti a sopportare ogni weekend il caos movida.
Le forze dell’ordine cercano di assicurare la loro presenza ma non sempre si riesce a tenere sotto costante controllo il territorio: la Polizia locale deve far fronte alle carenze di personale, tra ferie, malattie e assenze per altri motivi e il pattugliamento notturno è affidato a Polizia e Carabinieri che devono muoversi in un comprensorio molto vasto. Tra i cittadini c’è chi propone un esposto al prefetto con una raccolta di firme per segnalare la pericolosità della situazione. «Non immaginate ai caselli autostradali di Giardini, fino alle 4 di domenica musica a palla, risate e soprattutto tanto alcool in testa – commenta un giardinese – nessuno che controlla, motociclette che rompono i timpani, non tutti sono in vacanza, ci sono persone che lavorano e alle 6 si alzano».
«Il controllo del territorio non esiste, dovrebbe iniziare dalla strada nazionale, creare un parcheggio a pagamento dove tutti lasciano le auto fuori dal lungomare e mettere a disposizione delle navette gratis per portare i villeggianti sul lungomare – suggerisce un altro – così si eviterebbe il caos sul lungomare, dove potrebbero circolare solo residenti e mezzi per scaricare. La vita notturna ormai si è allargata a vista d’occhio, negli Anni ‘80 le discoteche erano fuori il centro abitato, adesso sotto casa la musica a palla: questo non è turismo ma caciara di massa».