Due giorni fa su uno dei marciapiedi di fronte al cimitero di Acquicella le forze dell’ordine hanno denunciato un uomo che stava esplodendo diverse batterie di fuochi d’artificio «in onore – si giustificò, senza per questo evitare la denuncia – di un defunto». Ieri notte la storia si è ripetuta, ma stavolta in un luogo diverso, via Della Lucciola, a San Giorgio, e con motivazione diversa, festeggiare alla memoria i 50 anni che un noto pregiudicato della zona avrebbe compiuto.
I poliziotti delle volanti, a seguito di numerose segnalazioni giunte sulla linea 112, hanno trovato sul posto tante persone intente ad assistere all'esplosione. Tutti i presenti sono stati invitati ad allontanarsi per mettere in sicurezza loro stessi e il sito. Gli agenti hanno accertato che i fuochi artificiali erano stati fatti esplodere per "onorare" la memoria di quell’uomo. Così, per il reato di detenzione di materie esplodenti e accensioni ed esplosioni pericolose, è stato deferito in stato di libertà un catanese di 20 anni che si è assunto la paternità di tutto il materiale esplodente rinvenuto: cinque catene di fuochi illegali per un totale di 17 batterie di tubi monocolpo, con una massa attiva di esplosivo pari a 7.043,7 grammi, collegati tra loro da una miccia pirotecnica a rapida combustione, priva di qualsiasi etichettatura e del peso complessivo di 350 grammi.
Nell'occasione è stato fatto intervenire personale della polizia scientifica e del nucleo artificieri, che ha rispettivamente provveduto a documentare il tutto e a mettere in sicurezza il materiale sottoposto a sequestro, come disposto dal magistrato di turno. Questi inoltre ha autorizzato la distruzione del materiale pirotecnico poiché lo stesso non poteva essere custodito in modo sicuro.
V. R