Polizia
Fuochi d’artificio a Catania per i 50 anni del boss defunto: denuncia e sequestro
Gli agenti sono interventi davanti al Cimitero e a San Giorgio dopo numerose segnalazioni giunte al 112
Due giorni fa su uno dei marciapiedi di fronte al cimitero di Acquicella le forze dell’ordine hanno denunciato un uomo che stava esplodendo diverse batterie di fuochi d’artificio «in onore – si giustificò, senza per questo evitare la denuncia – di un defunto». Ieri notte la storia si è ripetuta, ma stavolta in un luogo diverso, via Della Lucciola, a San Giorgio, e con motivazione diversa, festeggiare alla memoria i 50 anni che un noto pregiudicato della zona avrebbe compiuto.
I poliziotti delle volanti, a seguito di numerose segnalazioni giunte sulla linea 112, hanno trovato sul posto tante persone intente ad assistere all'esplosione. Tutti i presenti sono stati invitati ad allontanarsi per mettere in sicurezza loro stessi e il sito. Gli agenti hanno accertato che i fuochi artificiali erano stati fatti esplodere per "onorare" la memoria di quell’uomo. Così, per il reato di detenzione di materie esplodenti e accensioni ed esplosioni pericolose, è stato deferito in stato di libertà un catanese di 20 anni che si è assunto la paternità di tutto il materiale esplodente rinvenuto: cinque catene di fuochi illegali per un totale di 17 batterie di tubi monocolpo, con una massa attiva di esplosivo pari a 7.043,7 grammi, collegati tra loro da una miccia pirotecnica a rapida combustione, priva di qualsiasi etichettatura e del peso complessivo di 350 grammi. Nell'occasione è stato fatto intervenire personale della polizia scientifica e del nucleo artificieri, che ha rispettivamente provveduto a documentare il tutto e a mettere in sicurezza il materiale sottoposto a sequestro, come disposto dal magistrato di turno. Questi inoltre ha autorizzato la distruzione del materiale pirotecnico poiché lo stesso non poteva essere custodito in modo sicuro. V. RCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA