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Fuga di gas in zona Movida e Catania ripiomba nel rischio crollo e sfollati

Off limits ieri sera un lungo tratto di via Antonino di Sangiuliano da via Crispi (piazza Gandolfo) fino a via delle Finanze e di via Ventimiglia dall’angolo di via De Curtis fino in piazza Lupo

Di Leandro Perrotta |

Nuovo allarme per una fuga di gas ieri in tarda sera in pieno centro a Catania. Momenti di tensione per chi stava rientrando a casa nella zona di via Ventimiglia, precisamente in piazza Angelo Majorana. I vigili del fuoco sono intervenuti appena è arrivata la segnalazione pochi minuti dopo le 22. Per sicurezza l’intera area attorno piazza Majorana è stata transennata ed è stato inibito il traffico e la sosta veicolare.

Off limits un lungo tratto di via Antonino di Sangiuliano da via Crispi (piazza Gandolfo) fino a via delle Finanze e di via Ventimiglia dall’angolo di via De Curtis fino in piazza Lupo. Vietata la viabilità anche in alcune viuzze di San Berillo limitrofe alla zona della fuga di gas, che è avvenuta in un punto adiacente al semaforo tra via Ventimiglia e via di Sangiuliano. A controllare la viabilità gazzelle dei carabinieri e polizia municipale.

I tecnici di Catania Rete gas, l’ azienda partecipata del Comune che si occupa della gestione della rete, hanno lavorato nel corso della serata per cercare di trovare l’origine della perdita. Sul posto sono state date dalle forze dell’ordine chiare indicazioni agli allarmati cittadini che hanno dovuto effettuare un lungo periplo per dirigersi nelle aree della movida. Peraltro, proprio nei minuti dell’emergenza, una candelora stava transitando in piazza Lupo.

Varie le segnalazioni nelle ultime settimane: oltre al tragico scoppio di via Fratelli Gualandi del 21 gennaio, che ha causato nel quartiere Trappeto Nord il crollo di una palazzina e 32 famiglie sfollate, un altro allarme per una fuga di gas ha tenuto per un paio d’ore, lo scorso martedì 28 gennaio dalle 19,30 circa, in apprensione gli abitanti della via Carlo Forlanini, quasi ad angolo con via Plebiscito. Da ricordare inoltre anche lo “stop” alla fornitura di gas giorno 23 dicembre, quando quasi tutto il centro cittadino, circa 50mila utenze, ha dovuto rinunciare ad acqua calda e riscaldamento.

Intanto le famiglie sfollate di via Gualandi proseguono la propria protesta: hanno avuto a disposizione degli alloggi provvisori, ma chiedono di poter rientrare nelle proprie abitazioni al più presto. «Altrimenti, potremmo bloccare la festa di Sant’Agata», hanno dichiarato nei giorni scorsi. Si attende dalla Regione intanto un eventuale stanziamento per far fronte alle situazioni più critiche.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA