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Friday for future: anche in Sicilia studenti in piazza, «ma l’assenza va giustificata»

Di Redazione |

CATANIA – Ha la forma di un’ordinaria circolare scolastica, ma nella sostanza ha assunto la forza mediatica di un missile, quasi capace a centrare il buco dell’ozono. Il neo ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha dato “licenza” agli studenti di assentarsi dalle lezioni per manifestare a favore di madre Terra, invitando dirigenti scolastici e docenti a “giustificarne” l’assenza.

Il punto di partenza è l’iniziativa del movimento “Friday For Future”, che sull’onda delle protesta di Greta Thunberg ha promosso una settimana di sensibilizzazione della popolazione mondiale sul tema dei cambiamenti climatici. L’approdo, invece, è oggi e, all’atto pratico, culmina nel corteo del “3° Global Strike For Future” che vedrà scendere gli studenti in piazza in 160 città italiane, Sicilia compresa. L’antefatto, però, va detto pure e a renderlo pubblico è stato lo stesso ministro Fioramonti, che nel suo profilo Twitter ha postato la missiva recapitata alle scuole e indirizzata a dirigenti e docenti, con cui invita loro a «lottare fattivamente contro il cambiamento climatico. Questa è una battaglia improcrastinabile, perché siamo forse l’ultima generazione che può ancora invertire la rotta del Titanic e consentire la sopravvivenza del genere umano su questo bellissimo pianeta».

Dopo aver prospettato uno scenario apocalittico, Fioramonti incalza la causa con una circolare per «esprime l’auspicio che le scuole, nella propria autonomia, possano considerare l’assenza degli studenti motivata dalla partecipazione alla manifestazione, utilizzando le ordinarie modalità di giustificazione delle assenze adottate dalle stesse scuole. Si invitano, inoltre, i Collegi dei docenti a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo delle assenze consentite dal monte ore personalizzato degli studenti, stante il valore civico che la partecipazione riveste».

Per la Lega di Matteo Salvini, il ministro ha autorizzato una “bigiata” di massa. Ma com’è stata recepita dalle scuole questa circolare e quali sono le iniziative che già pongono in essere per educare i ragazzi al rispetto dell’ambiente?

L’istituto di istruzione superiore “Marconi-Mangano” di Catania «già organizza e prevede attività dedicate alla cittadinanza globale – afferma il dirigente scolastico, Egidio Pagano – e, di conseguenza, li avvicina alle questioni climatiche, territoriali e all’eco-sostenibilità. Da questo punto di vista non ci trova impreparati, anzi. Avalla ulteriormente ciò che stiamo pensando di fare in termini di cittadinanza globale, nel senso più ampio. Spesso ci riferiamo all’ambiente inteso come esterno, ma è chiaro che su questo impattano una serie di problematiche che coinvolgono ad ampio raggio la vita di ciascuno. Per quanto riguarda la manifestazione, non è mia intenzione mettere in discussione la circolare ministeriale, ma auspicavo attività di sensibilizzazione da attuare in scuola, anche perché, di fatto, è impossibile prevedere quanti andranno davvero a manifestare. Pertanto, abbiamo chiesto loro di portare comunque una giustificazione. Il problema semmai potrebbe essere il totale dei giorni di assenza, ma io non immagino che ci sia una scuola che per un giorno in più rispetto al monte ore massimo valuti diversamente l’alunno».

La responsabilità, quindi, torna al genitore. Per il dirigente del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Ragusa, Francesco Musarra: «Sebbene il ministro abbia lasciato libera attuazione alle scuole, ritenendo non necessaria la giustificazione – dice – riteniamo che sia opportuna perché, così facendo, investiamo le famiglie, coinvolgendole direttamente nella questione. Sebbene venga considerata come assenza, verrà valutata in forma diversa. Dal punto di vista didattico, invece, il nostro liceo organizza da tempo attività didattiche di sensibilizzazione, come incontri e seminari sulla problematica ambientale. Forse non abbiamo avuto il tempo necessario per meglio fare comprendere il senso dell’iniziativa, ma a posteriori raccoglieremo le impressioni dei ragazzi, che ci permetteranno di conoscere in che termini si sono posti alla questione».

Il dirigente dello scientifico “Einstein” di Palermo, Giuseppe Polizzi, ammette che: «Non ci aspettavamo i toni della circolare ministeriale, ma di fatto si vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, lasciando autonomia alle scuole. Necessitiamo di avere la giustificazione firmata dai genitori, ma l’assenza inciderà di poco, se non nulla, sul massimo delle ore di assenza previste durante l’anno scolastico».

«L’assenza va giustificata indicando la partecipazione alla manifestazione – precisa la docente di educazione ambientale, Patrizia Messineo – così che non si corri il rischio che possa incidere sulla carriera. Nel caso in cui, invece, questa assenza dovesse comunque incidere, sarà il Collegio dei docenti a prendere le determinazioni del caso. Altra cosa, invece, è la consapevolezza di ciò che andranno a fare. Tutti i docenti dell’istituto, e in particolare quelli di Scienze, hanno svolto in aula lezioni preparatorie alla manifestazione, col supporto di video, documentari e documenti. La loro partecipazione deve essere consapevole. Ma va detto che siamo sempre vicini alle problematiche ambientali, al di là delle manifestazioni, perché l’emergenza globale non va legata alla singola iniziativa, piuttosto è un problema di cui dobbiamo farci carico tutti e soprattutto i ragazzi, che devono comprendere di cosa si stia concretamente discutendo. È una tematica che svilupperemo ancora, tant’è che abbiamo intenzione di implementare l’argomento, portandolo a essere un lavoro di continuità. Il fine ultimo è che diventi parte integrante della formazione dei ragazzi».

Oggi, quindi, gli studenti sono chiamati a riappropriarsi attivamente e fattivamente delle piazze. Va dato fiato ai polmoni per impugnare consapevolmente i megafoni. E va pure limato il coraggio di porre adesso davvero al centro del dibattito Madre Terra. E non sarà certamente quello di oggi il giorno di “càlia” in più.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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