PALERMO – Ricordate le lunghe code ai benzinai e gli scaffali vuoti dei supermercati del gennaio 2012 quando lo sciopero dei Tir mise in ginocchio la Sicilia? E’ uno scenario che potrebbe ripetersi fra pochi giorni visto che «dal 25 al 29 maggio gli autotrasportatori scenderanno in strada per protestare contro la sordità del governo nazionale e la superficialità dell’esecutivo regionale indisponibili ad incontrare gli operatori del trasporto in profonda difficoltà a causa del crollo del viadotto Himera sull’A19 che ha di fatto tagliato la Sicilia in due». Ad annunciare lo sciopero dei Tir è Giovanni Agrillo, presidente della sezione siciliana della Federazione autotrasportatori italiani (Fai), sul piede di guerra dopo che la Sicilia è rimasta spezzata in due a causa del cedimento dei piloni del viadotto Himera sulla A19.
Gli autotrasportatori siciliani spiegano le loro ragioni. «Pretendiamo risposte e sostegno da parte delle istituzioni, gli autotrasportatori sono costretti a sforzi economici importanti – ha detto Agrillo – per attraversare la Sicilia, alcune aziende hanno perso le commesse poiché non in grado di rispettare i termini contrattuali dovuti ai maggiori tempi di percorrenza. Non ci bastano le rassicurazioni del ministro Delrio, senza l’annullamento dei pedaggi sulla Catania-Messina e sulla Messina-Palermo e importanti incentivi sulle autostrade del mare e su quelle ferrate le nostre fragili aziende chiuderanno prima dell’apertura dei cantieri del nuovo viadotto. Pretendiamo risposte da Roma e da Palermo, e non ci fermeremo finché non le otterremo».
Insomma, si profila un’emergenza nell’emergenza. E mentre l’Anci Sicilia (l’associazione dei sindaci), commentando le recenti dichiarazioni del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha sottolineato come il Consiglio dei ministri non sia stato in grado di riconoscere alla Sicilia lo stato di calamità, a causa dell’inadempienza della Regione, che non ha presentato la richiesta e la necessaria documentazione, accusa la Regione di non essersi mossa in fretta per scongiurare la gravissima carenza infrastrutturale evidenziata dal crollo viadotto Himera, il presidente della Regione Crocetta, assicura che la documentazione è ok: «La Regione ha regolarmente inviato da mesi le carte per la dichiarazione dello stato di emergenza alla Protezione civile nazionale – ha affermato il governatore -. E subito dopo il crollo del viadotto dell’autostrada A19 ha inviato le schede relative a tale ulteriore situazione emergenziale».