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Fiumi di cocaina dalla Colombia a Catania: maxi sequestro (400 chili) e sette arresti

Di Redazione |

CATANIA – Maxi sequestro di cocaina sull’asse tra il Sud America e la Sicilia. Un’operazione, coordinata dalla Dda di Catania, contro narcotrafficanti che importavano ingenti quantitativi di cocaina nel nostro Paese è in corso tra Italia, Spagna, Messico e Colombia. Sono sette le misure restrittive, un fermo per due indagati e un ordine di arresto internazionale per altri cinque, in corso di esecuzione da parte della Guardia di Finanza del comando Provinciale di Catania, con il supporto e la collaborazione della Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa) e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico). Sono state fermate due persone in Italia ed eseguiti, in Spagna, due dei cinque arresti internazionali. Tre persone sono attualmente irreperibili.

Sequestrati 406 chili di cocaina oggetto anche di una consegna controllata da Bogotá a Catania, dopo una rogatoria della Procura Distrettuale etnea all’autorità della Colombia. Sull’operazione si terrà una conferenza stampa alle 10.00 nella sede del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Catania.

E’ la collaborazione tra le autorità italiane, colombiane e spagnole il “punto di forza” di questa operazione contro il narcotraffico, denominata “Halcon”, che ha portato all’arresto di quattro persone – tra cui due narcotrafficanti vicini al cartello messicano di Sinaloa – e al sequestro di 406 chili di cocaina arrivati a Catania l’11 gennaio con un volo merci. Altre tre persone sono ricercate.

Dalla sede Catanese del nucleo di polizia economico e finanziaria, gli investigatori si sono collegati in video conferenza con i colleghi colombiani e spagnoli. E’ stata l’autorità colombiana a sottolineare «l’importante contributo della polizia italiana con la Guardia di Finanza e della polizia spagnola per il successo dell’operazione».

Un’indagine difficile «perchè ci è voluto molto tempo, ma le tecnologie moderne hanno aiutato gli investigatori». Fondamentale è stata la collaborazione tra Italia e Spagna che hanno monitorato gli spostamenti dei corrieri sospetti e del carico di droga.

E’ stato stimato in circa 20 milioni di euro il valore della cocaina sequestrata a Catania, ma è stato specificato dagli investigatori durante una conferenza stampa che la droga non era destinata ad essere spacciata in Sicilia ma il capoluogo etneo era stato scelto come “base logistica”: la cocaina sarebbe stata spacchettata per raggiungere il Nord Italia e l’Europa.

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