Un emendamento del M5S alla finanziaria approvato oggi all’Ars prevede che le pompe di benzina e le aziende distributrici di carburante si dotino di apparecchiature che certifichino l’effettiva quantità di benzina erogata, a prescindere dalla sua temperatura.
La variazione della temperatura del carburante, infatti, interferisce sulla quantità effettivamente erogata, variando il volume del liquido e, di conseguenza, i litri realmente forniti.
Per legge, la temperature di riferimento della benzina e del gasolio che vengono immessi nel mercato prevede che l’erogazione avvenga a 15 gradi, ma attualmente nessuno strumento alla pompa, né nelle aziende distributrici che forniscono i distributori, regola e garantisce l’effettiva corrispondenza tra combustibile pagato ed erogato.
«L’emendamento – dice Giorgio Ciaccio – potrebbe disinnescare una potenziale truffa che danneggia i distributori, ma anche gli automobilisti, la Sicilia potrebbe fare da apripista in questo senso in Italia. In tutta la penisola, infatti, non esistono apparecchiature che garantiscano la fedele erogazione della benzina, cosa che avviene, ad esempio, in Svizzera».