Il presunto autore del tentativo omicidio, avvenuto all’alba a Joppolo Giancaxio (Agrigento), un commerciante ventinovenne incensurato, è stato arrestato dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Agrigento e dai colleghi della stazione del piccolo paese. I militari della sezione Radiomobile sono intervenuti non appena hanno raccolto la segnalazione della guardia medica dove poco prima era stato portato il ventitreenne gravemente ferito. È stata ritrovata l’arma utilizzata che è stata sequestrata.
Pare che il commerciante di Joppolo Giancaxio sia andato a prendere la pistola del padre, con la quale ha fatto fuoco, dopo un litigio con il ventitreenne per motivi ancora non chiari.
Si chiama Francesco Russo il commerciante ventinovenne che è stato arrestato. L’indagato, nell’immediatezza dei fatti, ha detto ai carabinieri di essere andato a casa della zia a prendere una pistola per vendicarsi del giovane che aveva preso di mira, prendendolo in giro, un suo cugino disabile. Ai militari ha pure fatto trovare l’arma, una pistola calibro 44 a tamburo, clandestina, che aveva un altro colpo in canna.
Russo, titolare di un bar panificio nel centro del paese, prima di riuscire a fare fuoco sarebbe stato colpito con un calcio al volto tanto da essere stato costretto a farsi medicare.
La procura e i carabinieri hanno provato ascoltare la versione dei fatti del giovane, con l’assistenza di un legale dato che quanto dichiarato in precedenza non potrà essere utilizzabile al processo ma Russo, che ha nominato come difensori gli avvocati Santo Lucia e Leonardo Marino, si è avvalso della facoltà di non rispondere.