Il caso
Far West in pieno giorno in via Gramignani, la polizia ferma l’uomo che ha sparato contro l’ex suocero
Aveva esploso il 17 settembre tre colpi di pistola a mezzogiorno e in pieno centro storico a Catania, ferendo il padre della ex compagna. Il 34enne è ora indiziato di tentato omicidio
È indiziato dei reati di tentato omicidio, detenzione e porto in luogo pubblico di un’arma comune da sparo. Sono queste le accuse nel decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Catania per il 34enne Gianluca Patti, al seguito delle indagini sul ferimento avvenuto il 17 settembre in via Gramignani dell’ex suocero 53enne, colpito da due dei tre proiettili calibro 7,65 fatti esplodere in pieno giorno. Patti aveva fatto perdere le sue tracce per giorni.
Le indagini, eseguite dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile, sono iniziate da una segnalazione dei sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale Garibaldi, hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero come l’indagato sarebbe stato l’autore del ferimento. Sottoposto ad intervento chirurgico per l’estrazione delle due ogive dei proiettili, il 53enne è stato poi ricoverato nel reparto di ortopedia con diagnosi di “ferite da arma da fuoco multiple” e prognosi di giorni 20.
A seguito degli approfondimenti della cellula operativa della Squadra Mobile, che tratta i reati contro la persona, in particolare grazie all’escussione di persone presenti sul luogo al momento degli spari ed all’osservazione delle immagini del sistema di video sorveglianza di un negozio ubicato nei pressi, si è potuti risalire non solo ad individuare il luogo di commissione del reato in via Gramignani, tra i quartieri “Angeli Custodi” e “San Cristoforo”, ma anche , in esito al sopralluogo, svolto da personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica-Sicilia Orientale, a comprendere, seppure in una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento della difesa, la dinamica e la genesi dei fatti, riconducibili a contrasti di natura familiare, repertando due bossoli, calibro 7,65, Browning , nonché le ogive dei tre proiettili che avevano attinto la vittima.
Patti è stato quindi sottoposto al fermo di indiziato di delitto emesso da questo Ufficio di Procura, venendo condotto prima presso gli Uffici della locale Squadra Mobile e, successivamente, ultimati gli atti di rito, associato presso la Casa Circondariale catanese di “Piazza Lanza”. Pur non essendo stato convalidato il fermo, per profili riguardanti la qualificazione giuridica dei reati, è stato poi disposta nei suoi confronti, dal competente Giudice per le indagini preliminari, l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per i reati di lesioni aggravate dall’uso di arma e per il porto illegale della stessa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA