Dopo il sequestro della rete di frodo avvenuto lo scorso 13 gennaio nelle acque del lago di Ganzirri, domenica scorsa si é verificato un altro episodio di mancato rispetto delle regole all’interno della Riserva Naturale Orientata “Laguna di Capo Peloro”.
Questa volta, peró, non sono stati i pescatori di frodo a violare i divieti ma due surfisti che, favoriti da un sostenuto vento di ponente, si destreggiavano a gonfie vele nelle acque di lago Faro.
Alcuni cittadini, hanno subito informato il personale preposto alla salvaguardia della Riserva, gestita della Cittá Metropolitana di Messina, e sul posto sono giunti gli uomini della Polizia Provinciale e una pattuglia dei Carabinieri. All’arrivo delle forze dell’ordine i surfisti si erano però già dati alla fuga ma alcuni cittadini hanno però scattato alcune foto che sono già state trasmesse alla Direzione Ambiente di Palazzo dei Leoni.
Allo scopo di salvaguardare la preziosa riserva, incastonata in un paesaggio unico nel suo genere, la Direzione Ambiente ha previsto un sistema di video sorveglianza che monitorerá continuamente la laguna di Capo Peloro allo scopo di prevenire e combattere quei fenomeni di illegalitá che possono compromettere il futuro dell’area protetta.
Il lago Faro é meta di ricercatori di biologia marina, provenienti dalle diverse universitá italiane e straniere, che lo utilizzano come laboratorio di ricerca scientifica, grazie alle sue pecularietá.