I Carabinieri della Stazione di San Michele di Ganzaria, in provincia di Catania, hanno arrestato un 46enne del posto per ricettazione, riciclaggio e possesso di segni distintivi contraffatti. Nel tardo pomeriggio non è passato inosservato ai militari il transito a velocità sostenuta in via Roma di quella Smart For Two, mai da loro notata prima in quel centro ancor più per il suo colore inusuale. Hanno così invertito la marcia provvedendo a segnalare l’alt al conducente del veicolo in via Palmiro Togliatti il quale, alla richiesta di esibire i documenti di circolazione dell’autovettura, avrebbe risposto di non esserne in possesso per averla acquistata da poco tempo.
Il vero motivo è subito balzato fuori in realtà perché i militari, a seguito dell’accertamento via radio con la centrale, hanno subito scoperto che la targa di quell’autovettura risultava essere abbinata ad una Smart rubata nel marzo dell’anno scorso nel comune di Gravina di Catania. Successivamente, a seguito di più approfonditi accertamenti in caserma, i militari hanno scoperto che il numero del telaio della Smart era stato abraso ed i caratteri alfanumerici rilevabili, in verità, risultavano addirittura essere stati punzonati con altri posticci e di numero inferiore (11) rispetto a quelli previsti (17). Ma le sorprese non erano però finite perché ad un controllo personale l’uomo, impiegato in un comune del calatino, ha esibito una carta d’identità sulla quale era inspiegabilmente riuscito a far apporre la professione di “carabiniere”, nonché, ancora, è stato trovato in possesso di una falsa placca di riconoscimento dell’Arma dei Carabinieri per personale che presta servizio in borghese. Il giudice ha convalidato l’arresto dell’uomo disponendo la sua sottoposizione ai domiciliari.