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Faida sull’asse tra Favara e il Belgio, sette arresti, sequestrate armi

Di Redazione |

AGRIGENTO – Sette persone – quattro a Favara e tre in Belgio – sono state arrestate, stanotte, dalla polizia e dalla police judiciare federale belga. L’operazione, di respiro internazionale, è stata denominata Mosaico. Gli arrestati sono ritenuti responsabili di duplice tentato omicidio nei confronti di Maurizio Distefano e Carmelo Nicotra, nonché di porto abusivo di armi, danneggiamento e ricettazione. Tutti reati consumatisi il 23 maggio del 2017 a Favara e nella provincia di Agrigento. Il gip, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ha fatto propria la tesi degli inquirenti, «evidenziando la qualificata probabilità di colpevolezza nei confronti dei destinatari delle misure ed ha sposato la sussistenza dell’uso del metodo mafioso».

Nel corso dell’operazione sono state trovate e sequestrate una pistola in Belgio che era detenuta, secondo l’accusa, da Carmelo Nicotra e tre in Italia che erano in possesso di Michelangelo Bellavia, 32 anni che, per il possesso di queste armi, detenute illegalmente, è stato arrestato. Durante l’operazione, sono state eseguite una ventina di perquisizioni con l’impiego di oltre 80 tra poliziotti italiani e belgi, personale del reparto Prevenzione crimine e del reparto Volo di Palermo, unità cinofile di Catania e Palermo.

L’operazione ha fatto luce su omicidi e un traffico di sostanze stupefacenti commessi da due gruppi contrapposti attivi tra il Belgio e l’Italia, in particolare la provincia agrigentina. Le indagini, avviate con la Dda di Palermo, hanno ricostruito le dinamiche e l’evoluzione di un gruppo criminale inizialmente coeso ma che, per vicende legate alla gestione dei traffici illeciti, ha subito una scissione con la creazione di due fazioni contrapposte.

Le manette sono scattate ai polsi di Antonio Bellavia, 48 anni; Calogero Bellavia, 31 anni; Calogero Ferraro, 42 anni; Carmelo Nicotra, 38 anni; Gerlando Russotto, 31 anni; Carmelo Vardaro, 44 anni; e Vincenzo Vitello, 64 anni. Tutti sono accusati a vario titolo di duplice tentato omicidio aggravato, illegale detenzione e porto di armi in luogo pubblico, furto aggravato, ricettazione, favoreggiamento, traffico di sostanze stupefacenti, danneggiamento seguito da incendio ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso. Antonio Bellavia, Calogero Ferraro e Carmelo Nicotra sono stati catturati in Belgio da un team congiunto di polizia italiana e belga, in esecuzione di tre mandati di arresto europei. 

Gli investigatori hanno ricostruito la dinamica dell’omicidio di Mario Jakelich, ucciso a Liegi nel settembre del 2016, e del tentato omicidio di Maurizio Distefano, e hanno individuato l’origine della faida nell’uccisione di Carmelo Bellavia, detto “Melo Carnazza”, avvenuta a Favara nel gennaio del 2015. Grazie ad attività tecnica, riscontri probatori anche delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, assunzioni di prove all’estero, accertamenti medico legali e scientifici è stata fatta luce su cinque omicidi e altrettanti tentati, alcuni dei quali mai denunciati, commessi tra Liegi e Favara e tutti riconducibili ai due gruppi criminali contrapposti.

In particolare sono stati ricostruiti oltre che l’omicidio di Jajelich e il tentato omicidio di Distefano, anche quelli di Carmelo Ciffa, avvenuto a Favara il 26 ottobre del 2016, Baldassarre Sorce, freddato a Sclessin, un sobborgo di Liegi, il 3 maggio del 2017. E ancora è stata fatta luce sul tentato duplice omicidio di Carmelo Nicotra e Maurizio Distefano del 23 maggio 2017 a Favara e l’omicidio di Emanuele Ferraro, avvenuto l’8 marzo 2018 a Favara. “Altri due tentati omicidi sarebbero stati commessi ai danni dei protagonisti della faida ma dagli stessi mai denunciati”, spiegano gli investigatori.

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