Per la Divisione anticrimine della Questura di Milano, Fabrizio Corona è ancora socialmente pericoloso. Il parere, nel quale si richiede la riattivazione della sorveglianza speciale per l’ex agente fotografico per un anno e 6 mesi con l’aggravamento dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per due volte a settimana, è stato depositato alla Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale, che dovrà decidere se applicarla o meno.
L’udienza, fissata per domani mattina, sarà rinviata per un legittimo impedimento dell’avvocato Ivano Chiesa. La Questura nel suo parere chiede che la sorveglianza speciale per un anno e 6 mesi – che era stata applicata nel maggio 2012 all’ex re dei paparazzi e per diversi mesi fino a quando nel gennaio 2013 fu arrestato per l’esecuzione delle pene definitive – riparta, in sostanza, da zero, senza considerare quei mesi nei quali venne già applicata. E in più chiede, oltre alle prescrizioni previste nella misura di prevenzione, l’obbligo di firma davanti alla polizia giudiziaria due volte a settimana.
Nel parere, stando a quanto chiarito, vengono riportate tutta una serie di segnalazioni, violazioni anche nel periodo passato di affidamento in prova, denunce e processi, alcuni ancora in corso. Per la difesa, però, non si tiene conto che Corona ha finito di scontare le condanne definitive a fine settembre con valutazioni e relazioni positive da parte dell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna e del Tribunale di Sorveglianza. Per la difesa, i fatti indicati si riferiscono al passato e non c’è alcun elemento che dimostri l’attuale pericolosità sociale di Corona.