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Estorsione, ex calciatore Miccoli chiede di scontare la pena ai servizi sociali

L'ex capitano del Palermo Calcio fu condannato per aver chiesto a Mauro Lauricella, figlio di un mafioso della Kalsa, di adoperarsi per recuperare 12 mila euro dal titolare di una discoteca per conto di un ex fisioterapista

Di Redazione |

L’ex capitano del Palermo calcio, Fabrizio Miccoli, ha chiesto con un’istanza al tribunale di sorveglianza il beneficio di scontare la pena ai lavori socialmente utili. Il calciatore di origini leccesi, in carcere a Rovigo dallo scorso novembre, per scontare la condanna definitiva a 3 anni e 3 mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso, ha depositato presso il tribunale di sorveglianza di Rovigo la richiesta, per il tramite del suo legale Antonio Savona.   Miccoli chiede di uscire dal carcere ed essere impegnato in lavori utili alla collettività. Si attende ora alla fissazione dell’udienza per la valutazione della sua istanza, ma potrebbero passare anche diversi mesi. 

Il bomber fu condannato per aver chiesto a Mauro Lauricella, figlio di un mafioso del quartiere Kalsa di Palermo, di adoperarsi per recuperare 12 mila euro dal titolare di una discoteca, Andrea Graffagnini, per conto dell’ex fisioterapista del Palermo Giorgio Gasparini.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA