Brusca frenata all’iniziativa dell’ex senatore Vladimiro Crisafulli di istituire ad Enna una sede della facoltà di Medicina dell’università romena “Dunarea de Jos”. Dal ministero dell’Istruzione è partita oggi una diffida per tutti i soggetti coinvolti, dal rettore dell’Università degli Studi di Enna “Kore” al governatore della Sicilia: bocce ferme finché la vicenda non verrà chiarita. «L’istituzione di un’università non può avvenire per libera iniziativa di privati cittadini ma deve avere un percorso preciso, in questo caso – ha spiegato il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, Stefania Giannini – del tutto inesistente». E ha aggiunto che bisogna far luce sul caso «soprattutto per quei 60.000 studenti che si stanno preparando al test».
«La mia è un’operazione tendente ad allargare l’offerta formativa in Sicilia, tendente a dare risposte a tanti ragazzi che vogliono iscriversi a Medicina» ha assicurato l’intraprendente politico respingendo i sospetti – ventilati oggi anche dal Sindacato dei Medici Italiani – di voler “raggirare” in questo modo il numero chiuso. E nell’intento di sgombrare il campo da equivoci ha assicurato che è previsto anche in questa nuova facoltà il numero chiuso e per essere ammessi dovrà essere superato un test d’accesso. «Un numero chiuso che fa riferimento a norme europee», ha aggiunto senza addentrarsi in particolari.