I carabinieri della stazione San Filippo Neri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Palermo su richiesta della procura, nei confronti di otto indagati, 4 in carcere e 4 agli arresti domiciliari, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine, è scattata tra gennaio e aprile del 2020, in piena pandemica, e avrebbe ricostruito un traffico di droga tra il quartiere Zen 2 di Palermo e la Spagna. A capo della rete di spacciatori, come ricostruito dai carabinieri, ci sarebbe un trentenne palermitano, che da Barcellona, grazie alla complicità di alcuni residenti nella città spagnola, organizzava la spedizioni postali con chili di hashish e marijuana diretti a Palermo. I pacchi, indirizzati a destinatari inesistenti, venivano recuperati dagli stessi indagati al loro rientro nel capoluogo siciliano grazie alla collaborazione del corriere. La droga era poi venduta a clienti provenienti da tutti i quartieri palermitani, garantendo un volume d’affari, stimato in sei mesi di indagini, in circa 650.000 euro.
Durante l’operazione sono state eseguite dai carabinieri decine di perquisizioni nei confronti di altri indagati, con l'impiego complessivo di un centinaio di militari dell’Arma del Gruppo di Palermo, di unità cinofile, antiterrorismo e con un elicottero, per garantire la necessaria cornice di sicurezza delle operazioni.
L’attività di osservazione della stazione dei carabinieri San Filippo Neri aveva già permesso di arrestare 7 persone in flagranza di reato di spaccio e di denunciare altri 4 all’autorità giudiziaria, oltre al sequestro di un chilo e 100 grammi di marijuana, 3 chili e mezzo di hashish e di circa 22.000 euro.
In carcere sono stati condotti Filippo Miranda, di 31 anni, Paolo Scasso, di 33, Francesco Unniemi, di 33, e Stefano Modica, di 37i. Agli arresti domiciliari sono stati posti: Giuseppe Lo Coco, di 30 anni, Sebastiano Viviano, di 40, Andrea Carollo, di 31, e Gioele Marino, di 21.