INCENDI
Dramma roghi nell’Ennese, oltre 700 ettari in fumo in 3 giorni: bruciano boschi, campi e pascoli
Il dramma dei sindaci: «Ma faremo il possibile faremo il possibile per aiutare quanti sono stati duramente colpiti dall'incendio»
Oltre 24 ore di fiamme hanno devastato la zona nord dell'Ennese. Un rogo difficilissimo da domare, iniziato a mezzogiorno di venerdì, e alimentato da più focolai. Si è sviluppato nella zona della riserva naturale di monte Altesina e ha travolto i territori di Agira e Regalbuto arrivando al bosco di Gagliano e in contrada Osso bianco, distruggendo alberi, verde, foraggi, terreni e aziende agricole e mettendo a grave rischio bestiame ed abitazioni residenziali.
Nella prima giornata di rogo, è stata chiusa al transito veicolare anche la Sp 18 tra Agira e Nicosia. L'incendio si è, infatti, propagato anche dall'area di "Ponte di ferro" tra i due territori, interessando per diverse centinaia di ettari anche Nicosia. Intervenuti i Canadair con ripetuti lanci, necessari anche nella mattinata di ieri, e sono state impegnate senza sosta squadre di vigili del fuoco, forestale, protezione civile regionale, volontari di associazioni tra cui Legambiente Onvgi, forze dell'ordine, prefettura e anche l'Enel . Una trentina le famiglie agirine evacuate dai vigili del fuoco e costrette a restare fuori dalle loro abitazioni nella notte tra venerdì e sabato.
Tra le contrade maggiormente colpite dal devastante rogo ad Agira, quelle di Bordino, Lavandaro, Spina pulici, Buterno, Sant'Anna. I sindaci di Agira, Maria Greco e di Regalbuto Francesco Bivona, sono in stato di emergenza. Greco, che è rimasta accanto a chi era in difficoltà anche durante la notte, dice: «Scene da inferno dantesco, le fiamme erano altissime. Per fortuna non ci sono stati danni fisici alle persone, ma quelli ad aziende, case e ambiente sono certamente ingenti. Come Comune faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per aiutare quanti sono stati duramente colpiti dall'incendio».
Da una stima ancora parziale sono almeno 700 gli ettari di territorio andato in fumo nel territorio di Regalbuto. Ad essere invase dalle fiamme, le aree di Monte Pellegrino, Buscemi, come anche gran parte dei feudi comunali affidati ad agricoltori, contrada Salice, Gazzana e Mulera. «Mai visto niente di simile, ho trascorso la giornata – racconta il sindaco Francesco Bivona – segnalando aziende e allevatori in difficoltà. Il loro dramma è che hanno visto andare in fumo paglia e foraggio per gli animali e che già da oggi non sanno come nutrirli. Dalla conta dei danni, ancora chiaramente parziale, manca ad esempio, il reso conto sul bestiame che manca».
Contatto continuo anche con Salvo Cocina, direttore del Dipartimento di protezione civile regionale per definire le azioni da fare. Bivona chiede inoltre «l'intervento immediato di Stato e Regione a supporto delle aziende in pieno dramma ed emergenza».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA