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Donna trovata morta a Fondachello, eseguita l’autopsia: prevale la pista del suicidio

Su disposizione della procura di Catania, la salma è stata restituita ai familiari

Di Mario Previtera |

Un lungo esame autoptico iniziato alle 9 di questa mattina e conclusosi poco dopo le 13 e che ha solo fugato in parte i dubbi degli investigatori sulla morte della 38enne catanese di San Giovanni Galermo, trovata impiccata martedì mattina nel bagno della casa di villeggiatura che aveva preso in affitto con il compagno a Fondachello, frazione marinara di Mascali, nel Catanese.

Il procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto Fabio Regolo hanno conferito l’incarico al medico legale Cristoforo Pomara. Si è appreso che, benché sia necessario un approfondimento istologico, prevale la tesi che la morte per soffocamento sia avvenuta in seguito a una deliberata azione suicidiaria della vittima che si è impiccata usando un foulard.

C’è poi un ulteriore elemento investigativo inedito che, si è appreso, allontanerebbe ogni eventuale coinvolgimento del compagno nella tragedia. I carabinieri avrebbero trovato riscontro al viaggio in auto compiuto dall’uomo, da Giarre a Catania, lunedì sera, poco prima dell’ora in cui sarebbe avvenuto il decesso. La conferma giungerebbe dalle telecamere della barriera autostradale di San Gregorio e dal ticket autostradale che certifica l’orario del suo transito.

Il compagno della vittima, un 40enne di San Giovanni Galermo, che non è indagato, ha sempre dichiarato che, lunedì sera, dopo una violenta lite con la compagna, in piena notte ha lasciato la casa estiva di Fondachello per fare rientro a Catania, nel proprio appartamento. Su disposizione della procura di Catania, la salma è stata restituita ai familiari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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