Diciassette migranti stipati nel furgone arrestato in Friuli un “passeur” di Catania

Di Redazione / 21 Giugno 2015

UDINE – La polizia stradale li ha trovati dentro un piccolo furgone, ammassati come sardine, stipati uno sopra l’altro: erano 17 tra afghani e pakistani ed erano appena entrati illegalmente nel territorio italiano dal confine don l’Austria dopo un viaggio di almeno otto ore in condizioni disumane che secondo le prima indagini dovrebbe essere partito dall’Ungheria e più precisamente da Budapest. Il loro “traghettatore” – o “passeur” come si dice in gergo – era un catanese di 43 anni, Giovanni Spina, già noto alle forze dell’ordine, che è stato arrestato dagli agenti della Polizia stradale di Amaro (Udine) con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
 
Era Spina alla guida del furgone nel cui cassone erano ammassati i 17 migranti. L’uomo è incappato in un controllo di polizia nell’ambito del dispositivo rafforzato disposto dal Questore di Udine Claudio Cracovia per la repressione del fenomeno dell’immigrazione clandestina al valico di frontiera di Tarvisio e nella fascia ampia di retrovalico del territorio friulano.
La Polizia Stradale lo ha fermato ad un posto di blocco lungo l’autostrada A23 in territorio del Comune di Trasaghis alla guida del furgone: notato il nervosismo del conducente, gli agenti hanno chiesto all’uomo di aprire il portellone scoprendo la presenza del “carico umano”. I 17 migranti – come detto cittadini afgani e pakistani – hanno fatto tutti richiesta di asilo politico.
  
Da alcuni scontrini trovati in possesso degli stranieri è stato possibile ricostruire il viaggio: i migranti sono stati caricati sul furgone a Budapest in Ungheria, dove il catanese Giovanni Spina ha anche la residenza. E dopo aver attraversato l’Austria sono entrati in Italia.

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Tag: "Confine" passeur